Con l’inizio del nuovo anno l’India ha adottato un provvedimento storico che colpisce duramente l’industria della pelliccia a livello mondiale: stop alle importazioni di pellicce di visone, volpe, cincillà e anche di pelli esotiche.
Promotrice di questa svolta è Maneka Sanjay Gandhi, Ministro per le donne e i bambini, che nei mesi scorsi aveva sollecitato il proprio Governo ad adottare restrizioni sul commercio dei prodotti di pellicceria evidenziando le crudeltà che questi animali devono subire. Una iniziativa che ha trovato il consenso diretto anche del Ministero dell’Ambiente e della Commissione per il Benessere Animale.
Dopo il divieto europeo di commercio di prodotti derivanti dalla caccia commerciale delle foche, in vigore dal 2010, questa è la seconda volta che un Paese vieta o pone delle restrizioni al commercio di pellicce sulla base di ragioni etiche e di benessere animale.