“Sul lupo si gioca una sfida che va oltre la specie. Alcune politiche messe in atto negli ultimi trent’anni e, soprattutto, molte coincidenze positive hanno fatto sì che l’Appennino e le Alpi italiane siano divenute il caso più positivo in Europa in termini di ripresa di alcune specie animali simbolo, come lupo, orso o gipeto. Per questo sul piano d’azione per la conservazione e gestione del lupo, chiediamo al Ministro e ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome che venga stralciata la parte relativa alla deroga degli abbattimenti e si approvi la parte restante del piano, soprattutto quelle sulle misure di mitigazione e riduzione del danno, che consideriamo fondamentali. È poi importante garantire al tempo stesso adeguate risorse per realizzare tutte le misure previste a supporto degli allevatori e finalizzate alla difesa attiva di mandrie e greggi e per portare avanti politiche attive di contrasto del randagismo canino, condizioni entrambe essenziali per poter arrivare in tempi rapidi all’approvazione del Piano di conservazione del lupo. Ma in questa partita le Regioni, non si tirino indietro, non si nascondano dietro un alibi e mettano in primo piano davvero la tutela e la gestione del lupo, potenziando e rendendo finalmente efficace l’attività di contrasto al bracconaggio”, così dichiara la presidente di Legambiente Rossella Muroni in vista della Conferenza Stato Regioni di domani sul piano lupo.