Incendi: alle porte di Roma in fiamme Castel Fusano

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Intanto, sono saliti a 65 i morti nell’incendio della foresta di Pedrogao Grande

Roma – In un mese cinque incendi, in una settimana tre e due soltanto ieri, nella pineta di Castelfusano, che fa parte della Riserva naturale del Litorale romano. Ogni volta con gravi danni all’ambiente ed alla vita animale e vegetale di tutta la Riserva.

Dunque il “polmone verde” di Roma è sotto tiro, perché l’ipotesi del dolo è la più probabile.

Ieri le fiamme hanno preso corpo intorno alle 8 del mattino e verso mezzogiorno potevano dirsi domate, ma con l’intervento di due squadre dei vigili del fuoco e dell’opera più corposa di due elicotteri del Servizio antincendi regionale. Particolare curioso: il rogo s’è sviluppato all’altezza della “torre d’avvistamento incendi” di Via Villa di Plinio.

Alle 14,30, sempre di ieri, altre fiamme nella zona delle Acque rosse a poche centinaia di metri da Cineland. In un paio d’ore incendio domato grazie all’intervento di due squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile,con l’aiuto di un elicottero. L’incendio di ieri e quello di lunedì 12 giugno hanno in comune una caratteristica, insolita per le macchie di Ostia: sono iniziati fra le 7,30 e 8 del mattino.

I Carabinieri seguono con attenzione un paio di piste per individuare gli eventuali responsabili.

Tutta la Riserva del Litorale romano ha particolare rilevanza sia per l’ambiente che per la conservazione della flora e della fauna.

Nell’area, tipica della macchia mediterranea, boschetti di lecci, pini domestici e ginepro feniceo, mentre un recente studio ha individuato 455 specie di fiori suddivise in 272 generi e 73 famiglie.

Nel parco si possono incontrare cinghiali, volpi, faine ricci istrici ma anche qualche capriolo e capretta selvatica poi tassi e conigli. Mentre per i pennuti c’è abbondanza di specie e di famiglie: picchi, upupe, pettirossi, cavalieri d’Italia, aironi, martin pescatori ecc.; tanto da renderlo famoso, nei secoli, come zona di caccia riservata alla nobiltà di Roma.

Il 4 luglio del 2000 si sviluppò un vasto incendio che interessò circa 350 ettari della pineta, distruggendone totalmente 280 e per la ricostituzione dei quali occorreranno anni.

Certo poca cosa in confronto a quanto sta accadendo nelle foreste del Portogallo: dove le ultime notizie danno 65 morti ed oltre 250 dispersi. Ma la foresta di Pedrogao Grande è a circa 150 km. da Lisbona, e non a soli 5 dal Cupolone come quella di Ostia.