Umbria, siccità: consumatori ed agricoltori chiedono lo stato di calamità

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Ma l’Assessore Fernanda Cecchini manda a dire ”…non siamo ancora all’emergenza…”

Perugia – L’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini, ora con competenza anche sulle acque, ha convocato per domani alle ore 15 una riunione di tecnici responsabili dei vari Enti addetti alla distribuzione e alla gestione delle risorse idriche regionali.

“In Umbria non siamo all’emergenza idrica, ma la siccità di questi ultimi mesi sta indebolendo i deflussi dei fiumi, i livelli di invasi, falde e sorgenti….”

Aveva dichiarato dopo analogo incontro avuto meno di una settimana fa, aggiungendo:”…Dobbiamo perciò mettere in atto una strategia comune per evitare che con l’ulteriore protrarsi della carenza di piogge la situazione peggiori. Un obiettivo al quale devono concorrere gestori del servizio idrico integrato, cittadini, imprese agricole nella consapevolezza che l’acqua è un bene di tutti e, come il sangue, è irriproducibile e pertanto va usata correttamente e va salvaguardata…”

Appunto, devono concorre tutti. Ed infatti fin dall’inizio del mese di giugno associazioni di cittadini, organizzazioni imprenditoriali e Federconsumatori erano unanimi nel richiedere interventi consistenti e lo stato di calamità.

Così la presidente della Cia Trasimeno (Confederazione Italiana Agricoltori) Letizia Tiezzi: “in assenza di copiose piogge nei prossimi giorni si perderà tutto il raccolto. Già ora i frutti che raccoglieremo saranno una minima parte. Nessun allarmismo, ma una ineluttabile constatazione e le istituzioni devono sostenerci.. Le coltivazioni più a rischio sono i girasoli e il granoturco (“già pressoché secchi”) mentre alcuni agricoltori sono stati costretti a distruggere il favino per assenza di frutto. Problemi anche per i cereali e per l’olivicoltura”

La Coldiretti in una nota del 15 giugno aveva denunciato il grave stato di crisi e reputava , oltre alla dichiarazione di stato di calamità “necessario un piano regionale di gestione delle acque”..

Secondo Alessandro Petruzzi, Presidente Federconsumatori Umbria, uno dei problemi è l’inquinamento delle falde: “Le acque superficiali dell’Umbria risultano, secondo le indagini 2014, contaminate da pesticidi in 95% dei punti controllati. La contaminazione diventa ancora più preoccupante se si confronta questo dato con quello nazionale, che si ferma al 63,9%”.

Mentre Emanuele Fiorini, Lega Nord Umbria denuncia: “L’assessore Fernanda Cecchini sottovaluta il problema siccità, la invito a recarsi di persona presso i campi degli agricoltori umbri e controllare con i propri occhi come, per alcune culture tipo orzo, favino, grano e ortaggi, si prevedono raccolti inferiori del 50-60% rispetto agli anni precedenti”.
Domani l’Assessore Cecchini si farà convincere?