Sicilia in fiamme: “Non abbiamo elicotteri antincendio, né la benzina, né gli operatori”

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La Sicilia è in fiamme, da Taormina a Castellamare del Golfo, mentre il presidente Crocetta “versa le solite lacrime di coccodrillo parlando di incendi dolosi. Ma non aspettavamo certamente lui per saperlo, soprattutto perchè cerca di farci dimenticare le gravi responsabilità della Regione per questi disastri ambientali”. L’accusa è quella di Legambiente, che arriva all’indomani di una denuncia già proclamata dai sindacati siciliani: “A causa dei ritardi burocratici e amministrativi della Regione siciliana nello stanziamento dei finanziamenti da destinare ai territori, non è stata permessa la totale efficacia ed efficienza del servizio antincendio, considerato che ci sono mezzi non ancora revisionati e che i viali parafuoco sono da terminare poichè non solo non tutti i lavoratori sono stati messi in servizio, ma quelli attualmente operativi sono stati chiamati a lavoro soltanto lo scorso 15 giugno”. ll ritardo nell’approvazione del bilancio regionale e nel trasferimento del finanziamento insomma, ha reso di fatto impossibile fare delle gare per l’acquisto della benzina e per la manutenzione delle autobotti. Anche sul fronte degli elicotteri la situazione è un disastro: dopo lo stop alle gare con i privati, la Regione aveva convenzioni con il Corpo forestale che poi si è fuso con i carabinieri. Quest’anno dai carabinieri non è arrivata alcuna disponibilità. In soldoni, al momento la Sicilia non ha elicotteri antincendio dedicati, ma può utilizzare solo quelli dei vigili del fuoco e della Protezione civile nazionale che però servono anche altre regioni, dalla Calabria alla Sardegna.