Veneto: animali in alpeggio ma Regione in ritardo sui recinti anti-lupo

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Il CAI del Veneto ha immediatamente aderito alla richiesta di collaborazione da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Veneto, raccogliendo la disponibilità di decine di soci pronti a collaborare con gli allevatori di diverse aree montane bisognosi di sistemi di protezione.
Il CAI del Veneto è da mesi in attesa che la Regione, come da accordi iniziali, coordini gli interventi e impegni la disponibilità dei propri soci per installare le recinzioni necessarie a difendere le greggi e le mandrie degli allevatori dai possibili attacchi di lupi giunti spontaneamente sulle montagne del Veneto. Dopo mesi di lavoro trascorsi per definire i ruoli e le competenze e tanto impegno per coordinare il gruppo di soci disponibili, il CAI del Veneto deve constatare, suo malgrado, che la Regione non ha ancora perfezionato l’accordo e chiamato in causa il CAI ed i suoi volontari per la messa in opera dei recinti, nonostante siamo ormai a metà luglio e gli animali siano in alpeggio già da parecchie settimane.
Il Club Alpino Italiano, pur rimanendo fedele agli impegni assunti con la Regione ed intenzionato ad intervenire per aiutare gli allevatori, non può non manifestare una forte preoccupazione per le indecisioni e i ritardi registrati, sia per l’impegno finora inutilmente profuso, sia per la delusione dei soci coinvolti e mobilitati, che per lo stato di esposizione degli allevatori, in favore dei quali era seriamente intenzionato a collaborare per difendere, nel limite delle sue possibilità d’intervento, la già deficitaria economia di chi vive e opera in montagna.
Nel ribadire la volontà di lavorare per l’instaurarsi di una possibile coesistenza tra uomo e grandi carnivori, il Club Alpino Italiano ribadisce la propria determinazione alla collaborazione e all’intervento in tempi rapidi, qualora la Regione manifesti la concreta volontà di dar seguito all’iniziativa.