Coldiretti è la voce fuori dal coro dell’accordo firmato ieri da AIDEPI – Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, CIA – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri – Confederazione Produttori Agricoli e ITALMOPA – Associazione Industriali Mugnai d’Italia: rifiuta il patto di filiera che secondo le categorie coinvolte, sarebbe necessario a rafforzare la competitività della pasta italiana aumentando la disponibilità di grano duro italiano adatto alla pastificazione, incentivandone la produzione sostenibile e la tracciabilità, e sostenendo gli agricoltori che scelgono di puntare sulla qualità.
“Non si puo’ firmare un accordo che denigra la qualità del grano italiano senza dire una parola sulle importazioni di un milione di tonnellate di grano dal Canada trattato in preraccolta con glifosato, accusato di essere cancerogeno e per questo vietato in Italia”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel denunciare che “l’accordo sul grano proposto dal presidente di Aidepi Paolo Barilla non fa alcun riferimento all’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano nella pasta previsto dal decreto dei Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, contro il quale gli stessi pastai hanno presentato e poi perso il ricorso davanti al Tar del Lazio. Per la Coldiretti – conclude Moncalvo – la battaglia del grano continua fino a quando non sarà garantito un prezzo equo agli agricoltori e non saranno assicurate informazioni complete e trasparenti ai consumatori.