È stata fissata come ogni anno la terza domenica di gennaio la nuova edizione di “Sicuri con la neve”, giornata nazionale di prevenzione contro gli incidenti in montagna tipici della stagione invernale, causati nella maggioranza dei casi da scivolate sul ghiaccio, valanghe e ipotermia.
Domenica 21 gennaio, dunque, in 50 località montane di 15 regioni italiane, Club alpino italiano e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico organizzeranno presidi dei percorsi scialpinistici ed escursionistici con la diffusione di utili consigli, stand informativi e campi neve, dove saranno date informazioni e saranno effettuate dimostrazioni di ricerca e di autosoccorso in valanga, adatte anche ai più giovani. Quattordici appuntamenti si terranno in Toscana, 6 in Piemonte, 5 in Lombardia e 4 in Veneto.
LE RACCOMANDAZIONI – I due enti ricordano, soprattutto in un inverno nel quale la neve è tornata a scendere copiosa sulle montagne italiane, la pari importanza sia della conoscenza delle necessarie precauzioni da prendere prima dell’escursione, sia dell’apprendimento dei comportamenti da osservare in caso di incidente. La stagione invernale rivela infatti dei rischi peculiari, sia per gli scialpinisti e per chi ama sciare in neve fresca, ma anche per chi ama fare escursioni con le ciaspole.
“Da tempo si parla di destagionalizzare la montagna, proponendo attività suscettibili di essere praticate lungo tutto il corso dell’anno. Attività che però espongono i frequentatori agli oggettivi pericoli dell’ambiente”, afferma il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti. “Proprio per questo le giornate di prevenzione come “Sicuri con la neve” si inseriscono a pieno titolo nella concreta attuazione dei dettati statutari del Club alpino italiano e della sua Sezione Nazionale CNSAS, allo scopo dichiarato di sensibilizzare il maggior numero di persone a un avvicinamento all’ambiente montano, mai approssimativo, né superficiale”.
“Di incidenti da valanga si parla molto, forse perché le valanghe fanno fragore; ma noi vogliamo che non si perda l’attenzione anche per gli incidenti su cascate di ghiaccio, per l’ipotermia, per le scivolate su terreno gelato, perché, numericamente parlando, queste casistiche sono più preoccupanti delle valanghe”, afferma il responsabile del progetto Elio Guastalli. “A volte si nota una certa superficialità nella preparazione personale, la montagna va frequentata in libertà ma con preparazione, grande consapevolezza e indispensabile prudenza”.