Riciclo totale degli imballaggi in plastica entro il 2030, bando delle microplastiche nei cosmetici e misure per ridurre oggetti in plastica mono-uso come le stoviglie, meno sacchetti o contenitori monouso, e possibilità di finanziare con fondi Ue plastiche a base di materiali alternativi al petrolio. E per ora, nessuna tassa.
Anzi, concepita esattamente per ridurre i 25 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti da plastica prodotti in Europa, aumentando il ricorso al riciclo e al riuso, che oggi è solo al 30% del totale. Attese entro gennaio misure per ridurre l’impatto delle bottiglie d’acqua in plastica.
Festeggia Legambiente, che da anni conduce la battaglia contro il “marine litter”, ovvero contro le microplastiche che finiscono nei nostri mari. “È questa l’Europa che ci piace – dichiara Stefano Ciafani direttore generale di Legambiente – quella che ha avuto il coraggio di tracciare una strada comune per tutelare l’ambiente e contrastare l’inquinamento da rifiuti presenti nei mari, oceani, fiumi e laghi. E da Bruxelles è arrivato anche un importante riconoscimento per il modello italiano e per le esperienze plastic-free e di riciclo messe in atto in questi anni dal nostro Paese”.
L’Italia, ricorda Legambiente, è stato il primo Paese in Europa ad approvare la legge contro gli shopper non compostabili, approvata nel 2006 ed entrata in vigore nel 2012, ad applicare dal 1 gennaio 2018 la messa al bando dei sacchetti leggeri e ultraleggeri di plastica tradizionale, a dire stop ai cotton fioc non biodegradabili e compostabili (dal 2019) e alle microplastiche nei cosmetici (a partire dal 2020). Non va inoltre dimenticato l’impegno sul fronte dell’economia circolare promosso da Comuni, Consorzi ed imprese private.