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Raccolta differenziata e impianti per il riciclaggio: proposte per la Sicilia
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“Come diciamo da anni - dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia - l’unica via d’uscita, è la raccolta differenziata spinta, soprattutto nelle città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa, in gravissimo ritardo, che avrebbe come primo, immediato effetto, quello di ridurre le quantità da portare in discarica".

La striscia

Elena Livia Pennacchioni
Elena Livia Pennacchioni
Vedo il mondo da 1 metro e 60, l'altezza al garrese del mio Attila. Sono l'addetta stampa della biodiversità, romana di nascita e veronese d'adozione, ma con il cuore ha in Umbria. Scrivo di animali, piante e qualche volta di come l'uomo riesce a salvarli!

Raccolta differenziata porta a porta, realizzazione degli impianti per il riciclaggio, programmazione in ambito ottimale. Questi in sintesi i punti illustrati oggi dal presidente dei Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta all’Ars, sulla gestione dei rifiuti in Sicilia.

RIFIUTI IN SICILIA – “Come diciamo da anni – dichiara Zanna – l’unica via d’uscita, è la raccolta differenziata spinta, soprattutto nelle città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa, in gravissimo ritardo, che avrebbe come primo, immediato effetto, quello di ridurre le quantità da portare in discarica. Altro nodo da risolvere in tempi brevi è la realizzazione degli impianti per un riciclo virtuoso dei rifiuti, puntando soprattutto sull’organico che rappresenta oltre il 50 per cento. Per realizzare tutto ciò, occorrono gli impianti, a partire da quelli di digestione anaerobica per produrre gas metano e compost di qualità per le campagne, favorendo al contempo gli investimenti dei privati. Altro problema che sottoponiamo al governo Musumeci, chiedendo una correzione, è la programmazione che per noi non può corrispondere alla province, ma deve rispondere a criteri di economicità. Gli ambiti vanno, quindi, ridefiniti in base alle necessità ed ai territori, e non decisi a tavolino. Inutile perdere tempo, quando già in anno, attuando le nostre proposte, si conseguirebbero risultati significativi. Bastano le leggi esistenti ed è totalmente inutile il ricorso a poteri speciali, che fino ad oggi in 18 anni, non hanno portato altro che caos. Su questo, auspichiamo – conclude Zanna – un percorso (da monitorare) condiviso da tutte le forze politiche”.

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