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Il Museo delle Scienze di Trento apre la sua sede in Tanzania
I

La striscia

Elena Livia Pennacchioni
Elena Livia Pennacchioni
Vedo il mondo da 1 metro e 60, l'altezza al garrese del mio Attila. Sono l'addetta stampa della biodiversità, romana di nascita e veronese d'adozione, ma con il cuore ha in Umbria. Scrivo di animali, piante e qualche volta di come l'uomo riesce a salvarli!

Dal 6 marzo scorso il Museo delle Scienze di Trento è l’unico museo italiano ad avere una sede permanente all’estero: il 6 marzo scorso, alla presenza delle autorità locali della Tanzania, la delegazione italiana composta dal direttore del MUSE e dall’assessore alla ricerca e cooperazione internazionale della Provincia autonoma di Trento ha inaugurato un nuovo Centro Visitatori nel Parco Nazionale dei Monti Udzungwa.

A coronamento di più di dieci anni di progetti di ricerca, monitoraggio ambientale e cooperazione internazionale, il Visitor Information Centre da il benvenuto ai visitatori all’ingresso del parco, in un’area dedicata nella quale è stato allestito un giardino, sia per i visitatori che per l’allestimento di un mercatino dove piccole associazioni delle comunità locali possono esporre e vendere prodotti di artigianato locale. Quest’area sarà un punto di incontro tra comunità e parco, anche per la realizzazione di corsi di formazione, visite organizzate per i rappresentanti delle comunità, workshop tematici, in particolare sull’adozione di energie efficienti e rinnovabili per diminuire il consumo di legna dalla foresta.

IL CENTRO VISITATORI – La struttura è divisa in due unità, uno spazio espositivo di circa 100 m2­­ e una sala polifunzionale di dimensioni leggermente minori. Quest’ultima è dedicata ai seminari e alle proiezioni. Nella parte dedicata all’esposizione il percorso didattico-museale è diviso in quattro sale che approfondiscono tematiche differenti mediante supporti multimediali e interattivi, riproduzioni, plastici 3D, mappe, pannelli informativi, realizzati dal MUSE e dal museo danese con testo, sia in Inglese che in Swahili. Il progetto è stato finanziato dal Servizio Solidarietà Internazionale della Provincia autonoma di Trento per un costo complessivo di circa 185,000 Euro, di cui l’80% finanziato dalla PAT e il restante 20% da altri enti pubblici e privati. Tra quest’ultimi anche una fondazione danese che ha contribuito tramite l’operato del Museo Danese di Storia Naturale, già partner del MUSE in alcune attività nell’area, entrato nel progetto in fase di realizzazione per il supporto agli allestimenti del Centro Visitatori.

 

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