Una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Macerata. Dai dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto è stato registrato alle 05.11 di questa mattina a 9 km di profondità con epicentro a 2 km dal comune di Muccia. I comuni entro i 10 km dall’epicentro sono anche Pieve Torina, Pievebovigliana, Fiordimonte, Camerino, Monte Cavallo e Fiastra, tutti in provincia di Macerata. La scossa di terremoto è stata chiaramente avvertita anche in Umbria. Decine le repliche sono registrate fino ad ora, fra le quali due con magnitudo 3.5 e una con magnitudo 3.3
La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa subito in contatto con le strutture regionali e il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli incontrerà nella mattinata i sindaci della zona a Pieve Torina per fare un punto della situazione. Al momento non si segnalano particolari danni se non una lesione al piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano a Muccia, ma sono in corso gli accertamenti.
Anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha attivato le proprie unità di crisi per la verifica dei danni e la messa in sicurezza del patrimonio culturale eventualmente danneggiato. Il segretario Generale del Mibact, Carla di Francesco che sottolinea come “il personale del Mibact sia già in loco in stretto contatto con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco”.
“Questo terremoto – rende noto l’INGV – , come gli eventi avvenuti avvenuti negli ultimi giorni in questa zona, ricade nell’area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo Mw 6.0 avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (RI) e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5. Tale sequenza si è gradualmente sviluppata interessando un’ampia fascia dell’Appennino centrale, un’area di circa 1200 km2, estesa per circa 80 km in direzione NNW-SSE e larga circa 15-20 km, dalla provincia di Macerata, nelle Marche, alla provincia dell’Aquila, in Abruzzo.
TERREMOTO, I PRECEDENTI – La zona interessata dai terremoti di questi ultimi giorni si era attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre, quando sono avvenuti alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 ottobre di magnitudo Mw 5.4 e magnitudo Mw 5.9 e quello di magnitudo Mw 6.5 del 30 ottobre 2016. Se si considera l’evoluzione temporale della sequenza sismica complessiva e l’energia rilasciata da tutti gli eventi sismici, si nota che negli ultimi mesi del 2017 sono stati localizzati una media di 30-40 eventi al giorno. “I primi di marzo 2018 – sottolinea l’INGV – la sismicità è aumentata superando in un caso i 100 eventi al giorno e anche in questi primi giorni di aprile ha superato i 140 eventi al giorno. Questo aumento di sismicità è prevalentemente concentrato proprio nel settore più settentrionale del sistema di faglie attivato nel 2016, vicino ai comuni di Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana (MC). L’evento odierno rappresenta, quindi, un incremento di energia rilasciata rispetto agli ultimi due mesi di sequenza”.