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Sergio Costa, neo ministro dell’Ambiente agronomo ed ex-forestale
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Ha scoperto la più grande discarica di rifiuti pericolosi di Europa seppellita nel territorio di Caserta, mettendo a nudo gli opachi rapporti delinquenziali nell’ambito dei rifiuti tossici.

La striscia

Il Ministro dell’Ambiente designato dal neonato Governo Conte è Sergio Costa, alto ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, noto per aver scoperto la cosiddetta Terra dei Fuochi. Giurerà questo pomeriggio alle 16:00, insieme agli altri 17 Ministri incaricati a seguito della firma del Contratto tra Movimento 5 Stelle e Lega.

CHI È SERGIO COSTA – Nato a Napoli, classe 1959, Sergio Costa è un Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri, comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali. Ha una laurea in Scienze Agrarie, arricchita con un Master in Diritto dell’Ambiente, è specializzato in investigazioni ambientali ed è “da sempre impegnato nel contrasto alle ecomafie e al clan dei Casalesi”, scriveva Di Maio in un post Facebook all’epoca della presentazione della squadra di Ministri di un eventuale Governo tutto a 5 Stelle. Sul sito dell’Arma dei carabinieri sono allegati anche gli emolumenti complessivi percepiti a carico della finanza pubblica. Dalla tabella si evince che il suo reddito imponibile nel 2016, al lordo di Irpef e contributi, è stato di 109.767,62 euro, pari a 56.256,47 euro di reddito netto.

HA SCOPERTO LA TERRA DEI FUOCHI – “Ha scoperto la più grande discarica di rifiuti pericolosi di Europa seppellita nel territorio di Caserta, mettendo a nudo gli opachi rapporti delinquenziali nell’ambito dei rifiuti tossici. Ha anche scoperto la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio. Ha operato attivamente nell’ambito di indagini internazionali sempre nell’ambito di traffico illecito di rifiuti nocivi. Ha collaborato con la Direzione Nazionale Antimafia nello svolgimento di analisi investigative ambientali sull’intero territorio nazionale” aveva fatto sapere il leader del M5S in una breve bibliografia di presentazione del generale quando ancora era in campagna elettorale. Molto critico con la riforma Madia che ha sciolto la Guardia Forestale, in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno disse: “La nostra specializzazione sull’ambiente ci ha consentito di scoprire la Terra dei Fuochi e ora lo Stato ci vuole smantellare (…) Un nostro informatore ci ha raccontato che, il giorno in cui è stato annunciato lo smantellamento del Corpo forestale, personaggi vicini alle ecomafie operanti tra Napoli e Caserta hanno acquistato dolci e spumante per festeggiare la notizia. Brindare non è un reato, per carità. Ma è un segnale, no?”.

PERCHÉ È STATO DESIGNATO DAL M5S – “Di Terra dei Fuochi ce n’è una in ogni Regione – aveva detto Di Maio a Lucia Annunziata ‘In 1/2 ora in più’ su Rai Tre, sempre in campagna elettorale. Per questo riteniamo che il ministero dell’Ambiente sia centrale per il governo italiano. Se dovessi essere incaricato ho intenzione di proporre un servitore dello Stato, come Sergio Costa”. Senza dubbio la figura del generale è apprezzata e stimata da tutto il mondo politico per il suo lavoro svolto nel contrasto ai reati ambientali.

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