11.8 C
Los Angeles
domenica, Dicembre 22, 2024

Palermo, al Tribunale ‘stanza accoglienza’ per vittime violenze

(Adnkronos) - E' stato firmato questo pomeriggio...

Solstizio d’estate, termina la quarta primavera più calda sul Pianeta
S

La striscia

Arriva l’estate dopo una primavera che si è classificata come la quarta più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che rileva i dati dal 1880. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una conferma della tendenza al cambiamento climatico che si avverte anche in Italia dove la primavera 2018 è stata la quarta più bollente dal 1800 secondo Isac Cnr che ha rilevato peraltro la caduta del 21% di precipitazioni in piu’, rispetto alla media del periodo storico. L’andamento anomalo di quest’anno si è manifestato – continua la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo. Le precipitazioni primaverili sono importanti per ristabilire le scorte idriche necessarie per l’estate, ma l’acqua – precisa la Coldiretti – per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento. La primavera è stata invece sconvolta da nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, trombe d’aria e violenti temporali che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola, con danni per oltre mezzo miliardo all’agricoltura dall’inizio dell’anno secondo le stime della Coldiretti. La grandine è l’evento piu’ temuto dagli agricoltori in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle colture rovinando un intero anno di lavoro mentre gli acquazzoni aggravano i danni con smottamenti, frane ed esondazioni su un territorio più fragile dove – riferisce la Coldiretti – sono 7145 i comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, l’88,3% del totale. Un risultato provocato da un modello di sviluppo sbagliato che negli ultimi 25 anni – conclude la Coldiretti – ha ridotto a meno di 13 milioni di ettari le aree agricole a vantaggio dell’abbandono e della cementificazione.

FLASH

Le ultime

Più spreco di cibo, involontario ‘effetto collaterale’ farmaci anti-obesità

(Adnkronos) - Con cadenza regolare fioccano studi che indagano su nuove potenziali doti dei super farmaci anti-obesità e anti-diabete....

Forse ti può interessare anche

Ricevi il notiziario ogni mattina nella tua casella di posta. La tua biodiversità quotidiana!

Italiaambiente24: un luogo, la sintesi. Dal lunedì al venerdì.

Grazie per esserti iscritto a Italiaambiente24!

A partire dalla prima edizione utile, riceverai il notiziario nella tua casella di posta.