Il 42° Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco riunito in Bahrain nel Golfo Persico ha deciso di rinviare la candidatura del sito “Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”. La sessione si è conclusa con 12 voti a favore del dossier e 9 contrari, per una maggioranza richiesta di 14 voti ai fini di una “promozione” immediata. Ma non tutto è perduto: è stata richiesta una integrazione tecnica al dossier che sarà riesaminato nel 2019, nell’ambito della prossima sessione del Comitato che si terrà a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Il lavoro fin qui svolto da parte di tutte le istituzioni coinvolte e il gruppo di esperti incaricati ha dato la possibilità all’Italia di illustrare le qualità sceniche di un paesaggio di valore, accrescendo di consapevolezza collettiva rispetto alle tradizioni culturali locali.
“Auspico che il tempo concesso all’Italia – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Alberto Bonisoli – consentirà ai promotori della candidatura Unesco di questo sito eccezionale, che esprime al meglio il paesaggio produttivo di un’eccellenza del made in Italy come il prosecco, di conseguire l’obiettivo”. Poi commenta il presidente della Regione de Veneto, Luca Zaia: “Entrare con un parere strumentalmente negativo e tornare da Bahrein con il maggior numero di consensi dei delegati, senza raggiungere tuttavia la prevista maggioranza di 14 per soli 2 voti, è la dimostrazione palese che il dossier sulle Colline del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità è stato redatto correttamente. Faremo tutte le integrazioni che l’Unesco richiede e ci rivedremo tra una anno a Baku, alla prossima sessione del Whc”.