“La situazione all’impianto di San Vitaliano in provincia di Napoli è finalmente sotto controllo come ho potuto verificare di persona e di questo ringrazio Vigili del fuoco, Carabinieri, Arpac e Asl per il lavoro svolto”, sono le parole del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa nel suo post su Facebook a margine della visita all’impianto di stoccaggio e riciclo delle ecoballe che è andata a fuoco nel pomeriggio di ieri. “Ho chiesto e ottenuto dall’Asl – prosegue Costa – a salvaguardia dei cittadini, il monitoraggio dei prodotti ortofrutticoli nelle campagne qui intorno. È chiaro che 300 roghi in due anni non sono un caso. Per questo ho chiesto al Ministro dell’interno di poter considerare i siti di stoccaggio dei rifiuti al pari degli altri siti sensibili del Paese, e di inserirli nei Piani Coordinati di Controllo del territorio in mano al Prefetto e gestiti dalle forze di polizia. Ho visto foto e video che i cittadini mi hanno mandato e non nascondo che quello che ho visto mi colpisce ogni volta nel cuore. Farò tutto il possibile affinché questi scenari non accadano più!”.
Un impegno che il Ministro aveva assunto in tempi non sospetti 3 giorni fa, quando alla trasmissione «Fuori Tg» di Rai Tre aveva annunciato che sarebbe servito “solo il tempo di risolvere «alcuni tecnicismi giuridici» perché possa avere luce verde il decreto sulla Terra dei fuochi, che prevede il passaggio delle competenze in materia dal ministero delle Politiche agricole a quello dell’Ambiente”. Infatti Repubblica questo pomeriggio riporta le sue parole durante la visita: “Faccio gli scongiuri perchè il decreto arrivi stasera in Consiglio dei ministri. Le forze politiche del governo – riporta Repubblica- sono disponibili a questo passaggio di competenze dal ministero delle Politiche agricole e forestali e dal ministero dell’Ambiente. Non c’è indisponibilità e la Lega non ha posto problemi. Il passaggio di competenze tra ministeri “prevede che tutto ciò che si fa per Terra dei fuochi passi sotto la mia competenza – aggiunge il ministro – così, si accelera il lavoro di mesi o semestri. Certo, è cosa diversa dal dire che il problema è risolto ma si potrà iniziare a parlare solo di messa in sicurezza e di bonifiche e non più di un problema di tipo agricolo. Nessuno ha la bacchetta magica – avverte Costa – ma le risorse per le bonifiche si possono rintracciare”, conclude Costa.