“Auspico di discutere a breve in commissione Ambiente il testo sulla gestione pubblica e partecipata dell’acqua dopo lo scempio che ne aveva fatto il Pd durante la scorsa legislatura e i governi che in questi anni hanno approvato norme che andavano in direzione ostinata e contraria a quella espressa dai cittadini con il referendum del 2011″ annuncia la parlamentare della Commissione Ambiente Federica Daga (M5s). “Lavoreremo insieme al Governo perché questo – che è il primo punto del contratto di governo – divenga realtà con i tempi e le modalità giuste. Il nostro Paese ha bisogno di una legge quadro che si occupi di organizzare in maniera uniforme il servizio idrico integrato, riportandolo sotto il controllo pubblico e fuori da logiche di mercato, così come di tutelare la risorsa garantendone l’accesso alle attuali e future generazioni” osserva Daga concludendo che “si scrive acqua e si legge democrazia, lo ripetiamo da anni con i movimenti in tutto il mondo, continueremo il nostro impegno sul tema affinché la gestione dell’acqua torni pubblica”.
Sponda immediata del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa alla sua “collega di Movimento”: “Non posso non accogliere con favore la presentazione della proposta di legge sulla gestione pubblica dell’acqua presentata dall’on. Daga. Un provvedimento che si basa sulla legge di iniziativa popolare del 2007, opportunamente rivista e aggiornata, affinché il servizio integrato sia riportato sotto il controllo pubblico. Garantire a tutti l’accesso all’acqua – prosegue il ministro Costa – è un diritto inalienabile, come abbiamo anche detto in sede europea: l’acqua potabile deve essere un bene comune da non sottoporre a mercificazione. E’ doveroso, dunque, che intervenga l’Unione europea con una direttiva ad hoc. Il ministero, dal canto suo, farà in fondo la sua parte per agevolare il processo a favore della gestione pubblica dell’acqua, sulla quale non è possibile fare profitti”.