Se già appariva assurdo pensare di ricordare la fine della “Grande Guerra” con un evento, il Palio di Siena, che ha un lungo passato di morti animali, il fatto che un cavallo sia deceduto proprio in occasione di tale ricorrenza rende la vicenda ancora più paradossale e inaccettabile». Queste le parole con cui la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, rende noto che l’associazione presenterà una denuncia a seguito della morte del cavallo Raol, causato dall’infortunio occorso ieri (sabato 20 ottobre) nel corso del Palio straordinario. «La storia, con i frequenti e ripetuti incidenti di questi anni, ci dice che il Palio di Siena rappresenta una seria e concreta minaccia per l’incolumità degli animali. Purtroppo – prosegue Rocchi – abbiamo perso il conto di quanti ne sono morti o sono rimasti gravemente feriti per una manifestazione anacronistica; una iniziativa che ormai non ha altra ragion d’essere se non quella di farsi strumento di marketing, anche politico. Lo ribadisco: la morte di Raol non né casuale né imprevedibile. Invece, visti i nefasti trascorsi del Palio, era un evento con elevata probabilità. La magistratura accerterà le responsabilità penali di questa ennesima morte, ma quelle morali e politiche sono evidenti per sé e ricadono su tutti coloro i quali hanno partecipato, a vari livelli, all’organizzazione dell’ennesima “corsa della morte”».
L’Ente Nazionale Protezione Animali torna a chiedere lo stop a sagre, corse, palii, manifestazioni popolari, che prevedano l’impiego o, peggio, lo sfruttamento di animali. Con l’occasione, Enpa ricorda che Raol era montato dal fantino Jonathan Bartoletti, già finito nel mirino della magistratura per il decesso di un altro cavallo, avvenuto in occasione del Palio di Asti.