Nel nostro paese abbiamo 820mila ettari di boschi e foreste nelle Aree Protette che svolgono funzioni ecosistemiche fondamentali, fra queste l’assorbimento di 145 milioni di tonnellate di CO2 eq./anno. Nei Parchi abbiamo eccellenze come, ad esempio, le Faggete Vetuste dell’Appennino dichiarate Patrimonio Unesco, gli alberi più alti d’Italia – alcuni Larici- nello Stelvio e specie esclusive italiane (endemiche) come l’Abete dei Nebrodi in Sicilia o il Pino Loricato in Calabria, e tanto altro ancora.
La “festa dell’albero” di oggi cade in un momento particolare: giorni fa eventi climatici eccezionali hanno sradicato centinaia di alberi nell’alto Veneto e nel resto del Paese. Un segnale di quanto sia importante il contrasto dei mutamenti climatici rispetto ai quali i Parchi e le Aree Protette svolgono un ruolo fondamentale sia per quanto riguardo la protezione e la tutela degli habitat, sia per i modelli di sviluppo sostenibile che possono contribuire alla mitigazione e all’adattamento del climate change.
“Festeggiamo oggi l’importanza degli alberi e la loro insostituibile funzione ambientale – afferma il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri – ma è un’azione che, soprattutto nei Parchi e nelle Aree Protette, viene portata avanti con impegno e spirito di servizio da tutti coloro che vi operano (tecnici, specializzati, vigilanza, amministrativi) con l’insostituibile contribuito delle comunità locali e dei visitatori. Perchè siamo convinti che le Aree Protette siano una risorsa preziosa di tutta Italia e come tale vadano curate e tutelate”.