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UE: “Zero emissioni entro il 2050”, ma gli ambientalisti vogliono anticipare
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La striscia

Il piano della Commissione di portare l’Unione Europea a zero emissioni nette di carbonio nel 2050 è un passo necessario per rispondere alla crisi climatica. Le azioni politiche per arrivare a questo risultato e la velocità con cui queste saranno messe in atto sono fondamentali per mantenere il riscaldamento globale entro la soglia di + 1,5 ° C.

“Oggi è un momento decisivo nella lotta contro i cambiamenti climatici. Con questa strategia a lungo termine, l’UE può diventare il primo attore mondiale di rilievo che risponde agli allarmi degli scienziati del clima e che agisce per attuare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi – dichiara Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia –  Tuttavia, dobbiamo raggiungere le emissioni zero di carbonio più velocemente: entro il 2040. E anche con gli strumenti che abbiamo a disposizione in questo momento siamo in grado di farlo”.

Il WWF sollecita gli Stati membri della UE a sostenere l’obiettivo di zero emissioni di carbonio per l’Europa: questo stimolerà anche la crescita di posti di lavoro, farà risparmiare decine di miliardi in costi sanitari e altrettanti sulle importazioni di combustibili fossili, denaro che invece verrà investito nell’Unione.

“Per quanto riguarda il modo in cui giungere al risultato – continua Mariagrazia Midulla – il WWF ritiene che l’approccio migliore e più sicuro sia la rapida diffusione di tecnologie che già abbiamo a portata di mano: efficienza energetica, energie rinnovabili, principi dell’economia circolare e soluzioni basate sulla natura per la rimozione di CO2, come la protezione e il ripristino di foreste, zone umide e altri ecosistemi. Reputiamo invece altamente rischioso affidarsi alla bioenergia unita a una tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio ancora non collaudata su larga scala”.

Mentre un obiettivo a lungo termine è essenziale, il rapporto IPCC dello scorso mese ha chiarito che la chiave per limitare il riscaldamento globale a 1,5 ° C è mettere subito in campo azioni urgenti e incisive. Per dare a questa strategia maggiori possibilità di successo, l’UE deve anche adeguare in modo incisivo i suoi obiettivi 2030 e, di conseguenza, adeguare il quadro normativo per incentivare da subito la transizione giusta verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Proprio in questi giorni, il WWF Italia ha pubblicato il report intitolato “Idee e proposte per un Piano Nazionale Energia e Clima adeguato al percorso di decarbonizzazione”, dove sono indicati gli strumenti necessari e innovativi per raggiungere gli obiettivi stilati dall’Accordo di Parigi e rilanciare politiche energetiche amiche del clima.

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