Migliorare la qualità dell’aria e contrastare l’inquinamento atmosferico. È questo il principale obiettivo dell’accordo sottoscritto questa mattina a Roma, presso la sede del Ministero dell’Ambiente, dal Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e dal Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa. Un Protocollo, che segue quello già sottoscritto con la Regione Lazio lo scorso novembre e a cui seguiranno accordi con altre Regioni, che nasce dalla procedura d’infrazione all’Italia per i livelli costantemente elevati di particolato PM10. In Umbria l’area critica è la Conca Ternana.
“Questo protocollo è un atto micro-regionale che però ha una valenza nazionale ed europea – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – perché dimostra che l’ambiente è al centro dell’azione di Governo, e che le istituzioni desiderano parlarsi in modo concreto, avendo al centro delle proprie azioni l’obiettivo di tutelare il territorio e i cittadini. E’ un atto – ha proseguito il Ministro – che ci consente di andare in Europa dimostrando ciò che concretamente stiamo facendo per il miglioramento della qualità dell’aria”.
“La firma di oggi – ha dichiarato il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini – consente al nostro territorio di proseguire convintamente nell’attuazione del piano qualità dell’aria, intervenendo in un’area particolarmente sensibile, qual è quella della Conca Ternana. Lavoreremo soprattutto sulla prevenzione, con risorse assegnate e interventi puntuali, in particolare nel settore della mobilità”.
Con l’accordo sottoscritto, Regione e Ministero individuano una serie di interventi comuni nel quadro di un’azione coordinata e congiunta, nei settori maggiormente responsabili di emissioni inquinanti. Interventi che riguardano, in particolare, la limitazione della circolazione nella ‘Zona di Salvaguardia’ della Conca Ternana, dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 19,30. Al perdurare delle condizioni di mancato rispetto dei limiti di concentrazione del PM10, a partire dall’anno 2023, sarà inoltre possibile valutare l’estensione del divieto di circolazione per almeno cinque giorni alla settimana nel periodo che va dal 1° novembre al 31 marzo dell’anno successivo. La Regione si impegna inoltre ad attivare, in accordo con i Comuni della Zona, sportelli per l’informazione e la facilitazione dell’accesso dei cittadini ai benefici previsti per la sostituzione di camini e stufe tradizionali a biomassa con sistemi ad alta efficienza, la riqualificazione energetica degli edifici ed iniziative simili; a promuovere iniziative pubbliche per illustrare i benefici di legge (Ecobonus, Conto termico 2.0, Sismabonus, ecc.), coinvolgendo tutti gli attori interessati con la finalità di ridurre le emissioni dovute al riscaldamento domestico; a realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione sui comportamenti a minor impatto sulla qualità dell’aria. Nell’Ambito del Protocollo, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare si impegna a contribuire, con risorse fino a un massimo di 4 milioni di euro. Al fine di svolgere una funzione di monitoraggio e indirizzo nel merito dell’attuazione del presente accordo, è inoltre istituito presso il Ministero dell’Ambiente un tavolo di coordinamento composto da rappresentanti di ciascuna Parte, nonché dai rappresentanti dei Comuni interessati. Il Tavolo, che si riunisce almeno una volta ogni sei mesi o su richiesta delle Parti, verifica l’esecuzione degli impegni previsti e formula proposte relative all’integrazione o estensione dell’accordo.