Autorizzare in Veneto le uccisioni di lupi e orsi. È quanto prevede una proposta di legge (PdL n. 368) che sarà votata dal Consiglio Regionale del Veneto Martedì 26 febbraio. Il provvedimento “ricalca a grandi linee le legge approvate la scorsa estate dalle Province di Trento e di Bolzano e poi impugnate dal Governo, che in chiara violazione della nostra Costituzione (ambiente e fauna sono materie di competenza statale) armavano i fucili contro i grandi carnivori”. Per questo, come già accaduto con Trentino e Alto Adige (all’epoca aderirono 80mila persone), l’Ente Nazionale Protezione Animali ha promosso una mobilitazione attraverso la propria pagina Facebook “per chiedere al presidente Zaia e ai consiglieri regionali di non approvare una legge chiaramente illegittima e di non esporre l’istituzione che essi rappresentano a un ricorso in sede costituzionale”.
«La proposta di legge anti-lupi e anti-orsi, che la Regione Veneto si appresta a votare – dichiara Enpa – è una evidente perdita di tempo perché l’esito finale, una pronuncia di incostituzionalità, sembra essere scontato. Invece di impiegare risorse pubbliche per la discussione di provvedimenti condannati a finire sotto la scure della Corte Costituzionale gli amministratori pubblici si concentrino su progetti e iniziative di reale interesse per la collettività, e non solo per quella frangia di allevatori che ancora si rifiuta di applicare misure a tutela dei propri animali». Ma il 26 febbraio in ballo c’è anche la PDL n. 337 che, “se approvata, consentirà ai cacciatori, evidentemente troppo stanchi dopo aver sparato, di raggiungere gli animali uccisi stando ‘comodamente’ seduti sui propri motoveicol”. « C’è qualcosa che non quadra. I cacciatori – continua Enpa – che pure amano auto-presentarsi come paladini della natura e della biodiversità, non riescono proprio a resistere alla tentazione di devastate i prati, campagne e boschi, e di inquinare ambiente incontaminati pur di non rinunciare agli agi della modernità. Evidentemente, quando ci sono di mezzo fucilate e il piombo, la tutela dell’ambiente e il rispetto dei luoghi possono anche aspettare».
Enpa invita tutti alla mobilitazione, urgente dal momento che le due proposte di legge saranno votate portate in Consiglio Regionale tra quattro giorni. “Per aderire alla protesta – conclude Enpa – si può visitare questo link. Basta stragi, basta privilegi, basta colpi di mano; invece, si torni ad una politica corretta e rispettosa nei confronti degli animali selvatici, delle persone, della scienza, delle leggi e del buon senso”.