Nella produzione della carta, l’acqua è la risorsa principale: basti pensare che per produrre un singolo foglio A4 ne sono necessari 10 litri. Questa necessità spesso però non è in linea con i principi di sostenibilità dell’economia circolare, anche se c’è chi – anche nel settore cartario – sta iniziando a fare la differenza. La Favini ha intrapreso un percorso di sviluppo sostenibile dimostrando un forte impegno a ridurre il proprio impatto ambientale: nel 2017, le maggiori performance sono state raggiunte a livello di efficientamento idrico e i risultati riscontrati sono sorprendenti. La riduzione dei consumi idrici, dovuta all’implementazione del sistema di ciclo chiuso dell’acqua, ha raggiunto il -39% rispetto al 2009 con un risparmio d’acqua totale pari a 666.900 m3.
In perfetta linea di continuità, il suo percorso di sviluppo sostenibile riguarda anche gli aspetti energetici. Per questo, grazie ad un sistema di monitoraggio e analisi dei consumi energetici delle proprie attività è stata riscontrata una riduzione dei consumi del -16% nel 2017 rispetto al 2009. Inoltre, ha interamente compensato le emissioni di CO2 generate per la produzione delle linee ecologiche Shiro, Crush e Remake: nel 2017 le emissioni sono diminuite del -21% rispetto al 2009.
Si è trattato peraltro di un’attività di analisi e di valutazione delle performance di sostenibilità realizzata per l’azienda da LifeGate, al fine di realizzare un sistema di monitoraggio degli aspetti chiave di sostenibilità. I dati raccolti sono stati poi tradotti in indicatori ambientali per una comunicazione efficace.
“Siamo soddisfatti del percorso intrapreso – commenta Eugenio Eger, Amministratore Delegato di Favini – i risultati ottenuti sono un ottimo indicatore a dimostrazione del nostro impegno a favore di uno sviluppo sempre più sostenibile in un settore sensibile come quello cartario. Per noi, infatti, la sostenibilità è un valore che dev’essere declinato in ogni ambito produttivo e gestionale con la certezza che il rispetto di questi temi garantisca una crescita economica e ambientale.”