«Con profondo sconcerto apprendiamo che l’onorevole Filippo Gallinella del M5S, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, si è dissociato pubblicamente dal suo stesso schieramento politico, attaccando il disegno di legge che inasprisce le pene per i reati contro gli animali e che prevede l’abrogazione dell’articolo 842 del Codice Civile. Cioè di quell’articolo che consente ai cacciatori di violare la proprietà privata». Lo rende noto l’Ente Nazionale Protezione Animali, che ricorda come la presentazione del Ddl a firma 5Stelle abbia visto la presenza dei Ministri Costa, Grillo e Bonafede. «Questa singolare e irrituale presa di distanze dell’onorevole è avvenuta durante la manifestazione “Caccia Village 2019”, svoltasi nei giorni scorsi a Bastia Umbra (Perugia), alla quale il presidente della Commissione Agricoltura si è pregiato di partecipare. Se è grave che un rappresentante istituzionale eletto le fila di un movimento antivenatorio presenzi un evento di esaltazione della caccia – prosegue Enpa – lo è ancora di più che detto rappresentante, per dirla con le parole del presidente di Arcicaccia, “si è posto personalmente a garanzia dell’interdizione necessaria per fermare l’iter della legge depositata al Senato dai 5Stelle con la benevolenza del Ministero dell’Ambiente”. Su tale materia, al vicepremier Di Maio chiediamo di chiarire la linea politica del Movimento e di valutare con attenzione le posizioni espresse da Filippo Gallinella. Tantissimi elettori hanno votato il M5S proprio per la sua attenzione ai temi della protezione dell’ambiente e degli animali».
Con l’occasione, Enpa ricorda che il presidente della Commissione Agricoltura della Camera è primo firmatario di una proposta di legge, tuttora pendente, che prevede l’introduzione dei cacciatori nei piani di “controllo” della fauna. Piani che la legge oggi affida solo a personale pubblico. Secondo Enpa tale proposta, se approvata, darebbe vita a uno scenario di “caccia selvaggia” tutto l’anno.