Muscatoglio, Artaneddu, Illiorai, Prattéri e Prenna: sono i nomi scelti per i cinque nuovi “pulli” di Aquila di Bonelli giunti in Sardegna con il progetto europeo Aquila a-Life, coordinato da Ispra per la parte relativa all’Italia. Arrivati a fine aprile dalla Spagna, presso il Parco Regionale di Tepilora in provincia di Nuoro, i pulcini resteranno per alcune settimane all’interno delle voliera di adattamento allestita dall’Agenzia regionale Forestas, in attesa di crescere e familiarizzare con l’ambiente naturale circostante.
Ai cinque esemplari spagnoli si è aggiunto anche un sesto pulcino italiano: si tratta di Battore, un pullo di 55 giorni proveniente da Agrigento ed appartenente all’unica popolazione di Aquila di Bonelli presente oggi sul territorio italiano. Poiché negli ultimi anni in Sicilia gli esemplari sono cresciuti di numero in modo consistente, si è valutato di poter destinare alla Sardegna un pulcino nato dalla popolazione selvatica siciliana, sulla base di un approfondito studio di sostenibilità e con l’autorizzazione della Regione. La specie ha ripopolato la Sicilia grazie al lavoro dei volontari del Gruppo Tutela Rapaci e, dal 2016, al progetto LIFE Conrasi, coordinato dal WWF Italia e finanziato, come tutti i progetti LIFE, dalla Commissione Europea. Oggi, dopo quasi dieci anni di azioni di tutela, sono presenti in Sicilia 45 coppie di questa magnifica aquila mediterranea.
Mentre in Sicilia gli sforzi di conservazione hanno salvato dal rischio di estinzione una popolazione ancora presente, in Sardegna la recente scomparsa della specie viene affrontata grazie a queste azioni di reintroduzione e all’attiva collaborazione tra progetti LIFE. Lo scorso anno l’associazione naturalistica GREFA ha portato via nave dalla Spagna le prime cinque giovani aquile. Dopo un periodo iniziale di ambientamento trascorso all’interno di un’ampia voliera, nella quale gli uccelli completano lo sviluppo e la capacità di volo, le nuove aquile sono state rilasciate in libertà nei cieli della Sardegna.
Quest’anno l’esperienza si ripeterà con i nuovi pulli. Reintrodurre nell’isola “S’abilastru” – come viene chiamata in sardo la specie – è l’obiettivo di questo impegnativo progetto. La splendida Aquila fasciata, protagonista dell’avifauna delle foreste mediterranee, si è estinta in Sardegna negli anni Ottanta a causa del prelievo illegale di uova e pulcini dai nidi. Nel corso dei cinque anni di durata del progetto si prevede il rilascio in Sardegna di almeno 25 esemplari.