Roma – Si terrà il 28 maggio al ministero dell’Ambiente un incontro per affrontare i problemi relativi alla gestione dell’orso denominato “M49”, sulla quale la Provincia autonoma di Trento ha scritto nei mesi scorsi due note al ministero dell’Ambiente, il 22 febbraio e il 15 aprile. In entrambe le missive – inviate anche a Ispra – si richiede la cattura dell’orso M49 per i suoi comportamenti “dannosi e reiterati – aveva spiegato la Giunta presieduta da Maurizio Fugatti in un comunicato – per i quali sembra che le misure di dissuasione e prevenzione si siano rivelate inefficaci. Proprio ad M49 sono da attribuire nel 2018 circa un terzo di tutti i danni da orso riferiti al patrimonio zootecnico, mentre, nei primi mesi del 2019, sette sono stati i tentativi di intrusione in edifici come baite, stalle, fienili, nonché tre i danni ad apiari”.
Sulla questione però si è già espressa l’Ispra, su richiesta del ministero, con due pareri. Nel primo, reso il 2 aprile, si ritiene che i comportamenti mostrati dall’animale possano genericamente rientrare nella casistica dell’orso “problematico dannoso”, anche se questi comportamenti non paiono di particolare gravità. Secondo l’Ispra andrebbero raccolti dati più dettagliati. Viene raccomandato di continuare il monitoraggio e di realizzare interventi di prevenzione mirati. Nel secondo parere, del 6 maggio, lo stesso Istituto conferma che i comportamenti dell’orso M49 non evidenziano particolari rischi per la sicurezza dell’uomo, ma rientrano comunque nella categoria 17 della tabella 3.1 del PACOBACE (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali).
Il ministero dell’Ambiente dunque, fa sapere in un comunicato di aver dato riscontro alla Provincia di Trento e, nel riportare la valutazione di ISPRA, ha precisato di ritenere non opportuno autorizzare l’intervento richiesto, fornendo la propria disponibilità ad esaminare meglio la questione, con eventuali ulteriori documenti, il prossimo 28 maggio.