Animali e disabilità. La Casa di Lazzaro apre le porte ai cani guida. Rocchi (Enpa): grati alla responsabile della struttura, una decisione di grande civiltà. Ne beneficeranno tutti
Roma – La Casa di Lazzaro apre le sue porte anche ai cani guida. E’ stata la stessa responsabile della struttura di Acquapendente (Viterbo), punto di riferimento per i pellegrini che compiono il cammino della Via Francigena, a comunicarlo al responsabile dell’associazione Disabilincorsa. Si chiude così, nel modo migliore e nel senso auspicato da Enpa una vicenda che, sulle prime, aveva destato sconcerto. «Sono grata a suor Amelia Cerchiari per una decisione di grande civiltà. Tutti noi – commenta la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – apprezziamo molto il gesto della responsabile della Casa di Lazzaro che ha fatto un gesto concreto di inclusione, mostrando apertura e disponibilità verso le esigenze del prossimo. Un gesto tanto più significativo quando rivolto a persone con una storia difficile. Grazie suor Amelia per aver fatto prevalere il bene, sono convinta che tutti ne trarranno beneficio».
Il “caso” era scoppiato nei giorni scorsi quando l’Ente Nazionale Protezione Animali era stato informato che la prenotazione di 8 pellegrini non vedenti dell’associazione Disabilinscorsa era stata rifiutata dalla Casa di Lazzaro perché i cani-guida non erano ammessi nella struttura. Enpa, con il proprio ufficio legale, aveva inviato una nota di protesta alla Casa di Lazzaro, ricordando come la legge prevedesse il libero accesso dei cani-guida a tutti i luoghi aperti al pubblico. Subito dopo è giunta la risposta di Suor Amelia che, con un atto di grande responsabilità, mette fine a questa vicenda.