Un progetto del Comitato Scientifico Centrale del Cai valorizza questi luoghi di accoglienza facendone anche “capanni scientifici”. Il primo sarà inaugurato il 20 ottobre ai piedi del Monte Cimone.
Sarà inaugurato il 20 ottobre il primo capanno scientifico voluto dal Comitato scientifico centrale del Cai. Spiega Giuliano Cervi, il presidente del Comitato :“Da tempo abbiamo deciso di fare dei rifugi non solo luoghi di accoglienza, ma anche di produzione culturale e studio. Questo è un nuovo passo avanti. Quattro rifugi diventeranno luoghi di ricerca”.
E infatti il primo sarà il rifugio Giardino Esperia: il rifugio si trova ai piedi del monte Cimone. Qui si trova la stazione meteorologica di Monte Cimone, stazione di riferimento dell’Aeronautica militare. E non è un caso che sia stato scelto proprio questo rifugio, in cui le ricerche avranno come tema appunto i cambiamenti climatici. Il capanno sarà dotato di una centralina meteoclimatica e i suoi dati saranno trasmessi all’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR. Una collaborazione dunque di grande prestigio per il mondo Cai.
In futuro saranno creati altri quattro capanni scientifici. Il secondo si troverà sull’appennino abruzzese per il monitoraggio degli eventi sismici. Gli ultimi due saranno collocati rispettivamente sulle Alpi piemontesi e in Alto Adige.