“Di fronte a una situazione senza precedenti – si legge in una nota di Federcanapa – molti aspetti della nostra vita saranno soggetti a un profondo cambiamento. La crisi attuale ha infatti il potenziale di favorire nuovi modelli sociali, sanitari, politici ed economici che influenzeranno gli stili di vita delle generazioni future. In questo contesto, l’Italia non può sbagliare direzione”. E allora, la federazione italiana che riunisce gli imprenditori della filiera della canapa, “prende posizione sul futuro dell’Italia e dell’Europa presentando il Manifesto della canapa, realizzato con la nostra collaborazione dall’Associazione europea della canapa industriale (EIHA), rappresentante del settore europeo degli operatori del settore”.
“Con questo documento intendiamo suggerire un approccio che consenta di valorizzare il potenziale della pianta di canapa in tutte le sue componenti, al fine di accelerare la transizione verso una bioeconomia sostenibile e “zero emissioni”. Oltre i preconcetti, la canapa può diventare un alleato di una ripresa economica verde. Come? In questo Manifesto indichiamo 10 punti chiave che forniscono proposte da trasformare in azioni concrete”.
Nel caso italiano tuttavia, la richiesta è che siano finalmente sbloccati i fondi previsti dalla legge sulla canapa industriale (L.242/2016) e altri incentivi per sostenere la realizzazione di prodotti a base di canapa, in sostituzione di fibre artificiali e materiali non rinnovabili, quali ad esempio blocchi strutturali, intonaci e isolanti per edilizia, fibre per tessuti non tessuti, materiali compositi per componentistica e così via.
“Le soluzioni che proponiamo sono sostenibili, innovative e tangibili – prosegue la nota – e il settore italiano ed europeo della canapa industriale è pronto a partecipare attivamente a questo cambiamento”.