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Andare in montagna si può: il decalogo per rispettare il decreto e aiutare i territori
A

La striscia

La “fase due” prende avvio con la certezza di poter svolgere nuovamente attività sportiva all’aperto, rendendo nuovamente fruibili – seppur parzialmente – interi territori naturali, come quelli montani. “Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva – si legge infatti nelle FAQ sul sito del Governo – è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione“. Poi una precisazione: “È consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto”. Tutto questo salvo regole più stringenti definite dalle singole Regioni. E le dichiarazioni di soddisfazione non sono tardate ad arrivare: “Siamo contenti – precisa il presidente nazionale dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, Marco Bussone – e i territori sono pronti. Siamo impegnati con tante associazioni di categoria a costruire opportunità per il turismo estivo, quando si potrà, e invernale. Lavoriamo per dare ai borghi e ai territori nuove occasioni”. Tuttavia, si sa che la ripartenza dovrà procedere per tappe e allora, proprio dall’Unione delle Comunità Montane, arriva il decalogo ad uso di chi nei prossimi giorni andrà in montagna: buone pratiche per tornare a vivere un tessuto economico e sociale, che dovrà faticare per smaltire i segni di questo lockdown.

  1. Non scegliere luoghi per l’attività sportiva eccessivamente lontani da casa. Resta sempre – per l’attività sportiva – all’interno della tua Regione. Non è consentito svolgere attività ludica, ma solo attività sportiva anche in Comuni diversi dal proprio, sempre entro i confini della propria Regione;
  2. Segui le disposizioni sugli spostamenti e in caso di ogni dubbio leggi le FAQ sul sito del Governo, al link: http://www.governo.it/it/faq-fasedue;
  3. I soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere a casa;
  4. Rispetta la distanza interpersonale di almeno due metri se svolgi attività sportiva;
  5. Non scegliere – a piedi o in bicicletta – percorsi troppo impegnativi, rispetta i tuoi limiti e affronta le attività sportive gradualmente in base alla preparazione fisica;
  6. Per gli spostamenti in auto per raggiungere la destinazione dell’attività sportiva, compila e porta con te l’autocertificazione;
  7. Anche per attività sportiva in bicicletta porta con te una copia dell’autocertificazione, da avere in caso di controlli. Come scritto nelle FAQ: “È consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale”.
  8. Fermati in un negozio del territorio. Se entri in un luogo chiuso devi indossare la mascherina. Nel negozio, acquista i prodotti tipici del territorio e del paese dove ti trovi da portare a casa. È un segno di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno all’economia locale. Se quando sei a casa ti piace acquistare on line, scegli i portali che realmente rappresentano il territorio e le sue imprese. Non le grandi piattaforme ma i siti internet “di valle”, di territorio. È fondamentale per sostenere le aziende agricole e artigiane dei territori.
  9. Se vuoi acquistare beni alimentari da consumare, con la formula del take away, chiama prima il ristorante o il bar dove potrai recarti, per ordinare i prodotti da ritirare. I prodotti non potranno essere consumati nell’esercizio né in prossimità dello stesso, per evitare assembramenti.
  10. Ricorda che la Montagna è il cuore dei beni comuni: sentieri, aria, acqua, prati, foreste, clima e ambiente sono di tutti. Ma sono beni della Montagna. Rispettali – porta a casa sempre i rifiuti -, guarda ai territori e ai paesi come luogo pulsante, comunità vive, centri di innovazione, impresa, produttività, impegno e coesione dei singoli che generano comunità. Non passare oltre. I territori sono cultura e all’ombra di un campanile c’è la vitalità di un paese che nel Paese ha affrontato in modo diverso la crisi sanitaria rispetto alle aree urbane, che rinasce accogliendo – dai prossimi mesi – turisti ed escursionisti secondo le norme e le regole che verranno. La montagna non è il parco giochi delle aree urbane. Accoglie e dà vita a opportunità sportive che permettono di godere dei beni comuni. Scopri piano i territori e segui questo decalogo per poterti sentire parte di comunità che sono più che mai vive.

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