Se il Ministero dei Trasporti assicura che nel prossimo “decreto Rilancio” ci saranno sia il bonus per acquistare mezzi per la mobilità sostenibile, come biciclette e monopattini, sia le norme per le piste ciclabili, le associazioni di categoria protestano per quello che hanno rinvenuto nell’ultima bozza del documento. In un comunicato congiunto le associazioni ciclistiche italiane tra le quali Fiab, Salvaiciclisti e Bikeitalia fanno sapere che “nell’ultima bozza del ‘Decreto Rilancio’ risulta barrato l’intero articolo a favore della mobilità sostenibile” e che “mentre il resto d’Europa punta sulla mobilità sostenibile in maniera decisa e stanzia fondi ingenti per la messa in sicurezza di pedoni e ciclisti, il DL Rilancio assume l’approccio inverso: niente più bike lane, niente più linee di arresto protette agli incroci, e i mobility manager di enti e aziende restano le figure ininfluenti come sono tuttora”. “Le principali Città Metropolitane – si legge ancora -, che stanno affrontando la crisi del trasporto pubblico (Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli), stanno procedendo speditamente – anche sulla base delle promesse del Governo – alla costruzione della rete ciclabile d’emergenza, e si trovano sole ad affrontare il clamoroso voltafaccia del Governo”. Ma finché il fu Decreto Aprile non verrà approvato, del “doman non v’è certezza”.