L’intesa ha la durata di 12 mesi per poi passare a regime, per i Comuni sei euro in più per tonnellata a raccolta
Il dieci di maggio fra il Coripet, Consorzio di utilizzatori e produttori di bottiglie in pet, e l’Anci, l’Associazione che raccoglie quasi tutti i Comuni italiani è stato siglato un accordo importante. Soprattutto per il Coripet che per dodici mesi potrà accedere autonomamente alla raccolta differenziata ed al riciclo e gestione del contenitori per liquidi alimentari. Cioè latte, succhi di frutta aranciate e spemute di pomodoro.
Tanto per meglio inquadrare l’iniziativa va detto che per Coripet deve intendersi: il consorzio formato da cinque aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle, Lete, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup, che insieme rappresentano circa il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia) e tre aziende di riciclo di Pet (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic, circa il 75% del mercato di riferimento), lo stesso che lo scorso aprile ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il via libera a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie in pet. Che il Consorzio è presieduto da Corrado Dentis, anche al vertice di Dentis Recigling Italy, ed Antonio Punziano del gruppo Sanpellegrino, vice presidente.
Dunque, vantaggi a parte per i Comuni, non è difficile prevedere che anche qui, oltre che a tavola, la parte del leone la faranno le lobby delle acque minerali.
L’accordo ha una durata di dodici mesi, con l’intesa fra le parti di passare poi a regime e “…le parti hanno stabilito di dare attuazione all’accordo attraverso la sottoscrizione, su tutto il territorio nazionale, di singole convenzioni locali (con gli enti di Governo del servizio rifiuti, con i Comuni o con enti da essi delegati) per la raccolta differenziata del Pet di competenza Coripet in proporzione all’immesso a consumo dei produttori consorziati. Accanto al sistema pubblico di raccolta differenziata, il Pet potrà essere intercettato e riciclato anche mediante l’installazione di eco compattatori, funzionali al bottle to bottle”.
Due le modalità previste nel documento: i Comuni e gli Enti ad essi collegati potranno acquistare e gestire autonomamente il macchinario e la raccolta del PET sino al conferimento al consorzio, oppure sarà compito di CORIPET provvedere all’intero ciclo di conduzione dell’eco compattatore, dall’acquisto sino alla sua gestione, compresa la logistica, per finire con il riciclo del Pet negli impianti di ricezione.
Per i Comuni i vantaggi dovrebbero essere: un corrispettivo economico per i maggiori oneri da raccolta differenziata più alto di 6 euro la tonnellata; corrispettivi liquidati non più a novanta ma a 30 giorni; trasparenza e semplificazioni operative.