E’ stato liberato nei giorni scorsi, sopra la valle dei Laghi a una ventina di chilometri da Trento, un giovane falco pescatore nato nell’estremo nord della Germania e ritrovato intrappolato, un mese fa, nella rete di una pescicoltura dal custode forestale di Ala, Mattia Pezzato. Lo annuncia il Centro Recupero Fauna selvatica della Lipu di Trento, che per un mese ha prestato le cure al falco pescatore, il quale soffriva di una ferita a un’ala, era debilitato e presentava una paralisi agli arti inferiori causata dall’aver passato un’intera notte impigliato nella rete da pesca. Il falco fu inanellato al nido in Germania in località Damerow, dal Bird Ringing Centre Hiddenssee, il 20 giugno di quest’anno. La specie, in questo periodo, migra dai siti di nidificazione nel nord Europa a quelli di svernamento in Africa o anche in Italia, quasi esclusivamente in Sardegna. Ora, dopo la liberazione, per lui inizia il viaggio di migrazione verso sud che si era interrotto. I pericoli non mancano, soprattutto per un giovane inesperto. Non resta che augurargli buon viaggio.