“Con l’emergenza Covid è rischio truffe sugli scaffali con 1 prodotto alimentare su 10 risultato irregolare ai controlli (10,1%), con timori per la salute ed il portafoglio dei consumatori ma anche concorrenza sleale nei confronti dei produttori e commercianti onesti già provati dalla crisi provocata dal virus”. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’attività di controllo effettuato dall’ICQRF in tre mesi di pandemia, in occasione dei sequestri di partite di vino adulterato e con denominazioni di origine contraffatte in Sicilia mentre in Piemonte sono stati sequestrati ortaggi, funghi e olive venduti con l’indicazione di origine italiana ma coltivate, lavorate e confezionate in Spagna, Francia e Ungheria.
È IMPORTANTE INTENSIFICARE I CONTROLLI – per combattere l’inganno dei falsi spacciati per italiano, in una situazione in cui con l’emergenza Covid più di 8 italiani su 10 (82%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ cercano sugli scaffali dei supermercati e vogliono portare sulle tavole di casa i prodotti del vero Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro degli italiani
“LA CONTRAFFAZIONE È UN CRIMINE PARTICOLARMENTE ODIOSO PERCHÈ METTE A RISCHIO LA SALUTE DELLE PERSONE – si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto in questo periodo di crisi con l’emergenza coronavirus quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo, dietro i quali spesso si nascondono infatti ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali è importante garantire maggiore trasparenza” – sottolinea la Coldiretti.
LE FRODI COLPISCONO L’IMMAGINE DEL SETTORE SIMBOLO DEL MADE IN ITALY – che nel 2020 è diventato la prima ricchezza del Paese con un valore di filiera che supera i 538 miliardi e svolge il ruolo di triano per l’intera economia nazionale in Italia e all’estero. Quella agroalimentare è una realtà allargata dai campi agli scaffali che garantisce – evidenzia la Coldiretti – 3,6 milioni di posti di lavoro e vale il 25% del Pil grazie all’attività, tra gli altri, di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio.
UN PRIMATO DA DIFENDERE – con l’ottima attività messa in campo dalla forze dell’ordine che va però accompagnata dalla revisione delle leggi sui reali alimentari con la proposta a costo zero elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali adeguate a combattere le frodi agroalimentari diventate più pericolose con l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali.