ENEA è tra i partner del progetto europeo ENPOR per contrastare la povertà energetica nel settore degli alloggi residenziali in affitto in sette Stati membri Ue (Italia, Austria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia e Paesi Bassi).
GLI ALLOGGI PRIVATI IN AFFITTO È UN SETTORE IN CUI LA POVERTÀ ENERGETICA AUMENTA – “Nonostante le varie misure messe in campo, quello degli alloggi privati in affitto è un settore in cui la povertà energetica risulta in aumento”, sottolinea Edoardo Pandolfi del Dipartimento Unità Efficienza Energetica e responsabile del progetto per ENEA. ENPOR si propone di quantificare le famiglie in difficoltà e di identificare le barriere strutturali e informative che impediscono il ricorso a misure di efficienza energetica da parte dei nuclei familiari.
UNA MAPPA DIGITALE DELLA POVERTÀ ENERGETICA – “Intendiamo affrontare queste sfide anche testando misure di sostegno all’efficienza energetica che serviranno a implementare politiche innovative e linee guida comuni nei Paesi in cui il problema è maggiormente diffuso”, aggiunge Pandolfi. Tra gli obiettivi del progetto ENPOR anche lo sviluppo di una mappa digitale della povertà energetica e di una piattaforma per lo scambio di conoscenze sia a livello nazionale che tra i vari Paesi partecipanti.
50 MILIONI DI FAMIGLIE IN CONDIZIONI DI POVERTÀ – Attualmente si stima che circa 50 milioni di famiglie nell’Unione europea vivano in condizioni di povertà o vulnerabilità energetica, impossibilitate a permettersi l’energia necessaria per riscaldare o raffreddare adeguatamente le proprie abitazioni con gravi ripercussioni sulla salute e sullo stile di vita. Alla base di ciò una combinazione di fattori che vanno dagli elevati costi dell’energia, al basso reddito e alla scarsa efficienza energetica degli edifici. La povertà energetica è riconosciuta come questione prioritaria nell’ambito del Green Deal europeo e del Clean Energy Package.
GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE EUROPEA – Per valutare le migliori pratiche da adottare a livello locale contro la povertà energetica, l’Ue ha tra gli obiettivi quello della raccolta dei dati sul raffrescamento degli ambienti e sul surriscaldamento estivo, includendo nella misurazione della povertà energetica e nelle politiche ad essa dedicate anche le differenze relative al genere, agli alloggi e alle zona geografica. “Vogliamo che tutti in Europa abbiano una casa che possano illuminare, riscaldare o rinfrescare senza svaligiare una banca o distruggere il pianeta”, ha affermato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Green Deal Europeo, in occasione della presentazione della Renovation Wave Strategy.
HANNO PARTECIPATO – Il progetto ENPOR vede la partecipazione di 12 partner di 9 Paesi: ENEA – Dipartimento Unità Efficienza Energetica (Italia), Institute for European Energy and Climate Policy – IEECP (coordinatore) e Stichting Hogeschool Utrecht (Paesi Bassi), Austrian Energy Agency (Austria), Union Internationale de la Propriete Immobiliere (Belgio) Drustvo Za Oblikovanje Odrzivog Razvoja (Croazia), Mittetulundusuhing Tartu Regiooni Energiaagentur (Estonia), Climate Alliance e Wuppertal Institut Fur Klima, Umwelt, Energie GGMBH (Germania), University of Piraeus Research Center e Center for Renewable Energy Sources and Saving Fondation (Grecia), University of Manchester (Regno Unito). Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Ue Horizon 2020 nell’ambito del grant agreement n. 889385.