Il deserto del Sahara non smette di affascinare viaggiatori e sognatori da centinaia di anni. Non solo la sua posizione l’ha reso fondamentale nei commerci con il resto dell’Africa, ma le sue sabbie hanno visto nascere, svilupparsi e scomparire alcune delle più famose civiltà della Terra. Legati a doppio filo con oasi e dune, spiccano inoltre gli animali del deserto, la cui unicità non smette di stupire e incuriosire.
Il fascino del Sahara – Il deserto del Sahara è un elemento sempre presente nell’immaginario collettivo e rappresenta nella mente di molti un luogo pieno di mistero, pericoli, intrighi e avventure. Ancora oggi, infatti, sono in tanti a cercare nuovi orizzonti alla scoperta delle sue sabbie, dimenticando almeno per qualche settimana il logorio della vita di tutti i giorni ed entrando così a stretto contatto con la natura incontaminata. A soddisfare le necessità di questi viaggiatori sono nate, non a caso, diverse agenzie di viaggio come Sahara Mon Amour o Tourin Sahara che organizzano escursioni tra le dune di Mauritania, Marocco, Tunisia e non solo. Anche chi non ha la possibilità di visitare questo deserto di persona può godere dei tanti prodotti di intrattenimento che sono stati creati su questo tema, a riprova del grande amore e fascinazione del pubblico verso il Sahara. Sono ad esempio innumerevoli i film il cui titolo è proprio il nome del deserto, come quello di produzione franco-canadese del 2017, nominato nella categoria “miglior film di animazione” da Les Cesar Academy, il film del 1983 con Brooke Shields e il block buster del 2005 con Penélope Cruz e Matthew McConaughey distribuito da United International Pitcures e tratto dal celebre romanzo, anch’esso chiamato Sahara, di Clive Cussler edito in Italia da Longanesi. Sebbene in queste storie gli animali appaiano di tanto in tanto, come nel caso del dromedario che tiene compagnia a un touaregnella copertina della slot machine Magic of Sahara di Betway Casinò, ambientata appunto nel Sahara e i cui protagonisti sono i nomadi del deserto, questi non sono mai i personaggi principali e sono spesso messi in secondo piano dalla storia, la natura e i popoli di questo deserto. Gli abitanti non-umani del Sahara meritano però un po’ di attenzione perché sono spesso creature uniche nel loro genere che si sono adattate in maniera sorprendente alle avversità dell’ambiente che chiamano casa.
I principali animali del Sahara – Il Sahara sembra essere uno dei territori più inospitali del pianeta, vista la scarsissima presenza di acqua e vegetazione per chilometri e chilometri, ma questo non ha fermato l’evoluzione di diverse specie animali che vivono e prosperano tra le sabbie di questo deserto. Primo fra tutti spicca il dromedario, che viene da molti chiamato erroneamente cammello. Questi abitanti del Sahara hanno infatti una sola gobba, mentre i cammelli ne hanno due. Il dromedario si è adattato perfettamente al clima ostile del deserto, riuscendo a bere anche cento litri d’acqua in pochi minuti e sopravvivendo senza bere e mangiare per lunghi periodi grazie alle caratteristiche del suo sangue, alla limitata sudorazione e le riserve di grasso sulla sua schiena. Il topo delle piramidi, detto anche gerboa del deserto, è invece un buffo roditore munito di lunghe zampe posteriori e piccole zampe anteriori. Si muove a grandi balzi ed esce dalle sue tane principalmente di notte. Molti conoscono invece l’adorabile fennec, la volpe del deserto famosa per le sue caratteristiche enormi orecchie. Non c’è ancora accordo tra gli studiosi sull’origine di questo animale, dato che secondo alcuni fanno parte dello stesso genere delle volpi e secondo altri appartiene a un genere indipendente.
Come i topi del deserto, anche il fennec è un animale tendenzialmente notturno, vive in branco e può essere parzialmente addomesticato. Solitamente immaginiamo le gazzelle correre libere nella savana, ma c’è un tipo di gazzella che predilige i deserti rocciosi: si tratta della gazzella dorcade, diffusa in tutto il Nord Africa. Questo animale non supera i 65 centimetri di altezza ed è suddiviso in diverse sottospecie che si distinguono per l’habitat di cui vivono e il colore del pelo. Fanno invece più paura animali potenzialmente pericolosi come lo scorpione e la vipera della sabbia. Lo scorpione giallo è tipico del deserto nord africano ed è caratterizzato dal colore squillante e della presenza, talvolta, di una striscia nera sulla coda. L’animale raggiunge circa i dieci centimetri di lunghezza, la sua puntura, sebbene molto dolorosa, non è quasi mai letale e il suo veleno è studiato in quanto può aiutare la lotta contro alcuni tipi di tumore al cervello. La vipera della sabbia è invece conosciuta anche come ceraste cornuta, raggiunge i 60 centimetri di lunghezza e vive fino ai 1.500 metri di altitudine. Animale carnivoro principalmente notturno, quando infastidita può mordere la sua vittima provocando nell’uomo nausea, gonfiore, vomito, emorragia e altri sintomi, come quelle che sono presenti in Italia.
La fauna del Sahara è estremamente varia e include mammiferi, aracnidi e rettili che si sono adattati alla vita in un ambiente così inospitale adottando così strategie di sopravvivenza che permettono di loro di resistere a climi estremi e alla mancanza di cibo e acqua per lunghi periodi di tempo.
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