Spesso ho parlato delle specie non indigene, note anche come aliene, cioè quei taxa animali o vegetali che si trovano in un ambiente totalmente differente da quello per loro originario. Specie che molto spesso diventano fortemente invasive perché assenti i predatori che naturalmente avrebbero avuto nel loro habitat, causando di conseguenza grossi danni alla biodiversità. La fauna e la flora urbana che popolano le grandi città sono ormai un tripudio di specie aliene, creando un ecosistema davvero anomalo, un calderone di specie provenienti da diverse parti del mondo.
Il video in questione è emblematico: ci troviamo a Roma nord, zona Nuovo Salario, e numerosi esemplari di Myiopsitta monachus riposano su rami prima popolati dai piccioni. Questi pappagalli, noti come “Parrochetto monaco”, appartengono ad una specie che, assieme a Psittacula krameri, popola molte città italiane. Uscire in pieno inverno, con temperature prossime allo 0, e imbattersi in questi animali permette di capire alla perfezione la loro grande capacità adattativa. Ma non sono gli unici alieni nel video: i pappagalli si trovano infatti sui rami di un platano, specie arborea anch’essa non indigena ed ormai diffusissima in ambiente urbano. Gli alieni sono ovunque, non c’è bisogno di cercarli nei film di fantascienza.