La fauna è un bene indisponibile dello Stato e la gestione delle specie minacciate va operata su base nazionale e internazionale, essendo la materia regolata anche da Direttive Europee e internazionali.
Lo precisa il WWF dopo la notizia che le Province Autonome di Trento e di Bolzano hanno definito nuove linee guida relative alla gestione del lupo nel proprio territorio, con l’obiettivo di rendere autonome le decisioni in merito ad eventuali deroghe all’abbattimento di individui problematici. Il documento è ora stato inviato ad Ispra per l’acquisizione del necessario parere.
Il WWF pretende e verificherà che le nuove linee guida provinciali rispettino totalmente le Direttive Europee e la piena tutela della specie, e sottolinea anche come la presunta pericolosità del lupo per l’incolumità delle persone ad oggi non rappresenti una problematica, poiché mai negli ultimi decenni si sono verificati casi di aggressione mortale verso esseri umani.
Passo fondamentale per la conservazione della specie nel nostro Paese è l’approvazione di un Piano Nazionale di Gestione e Conservazione del Lupo, ancora fermo alla Conferenza Stato-Regioni da quasi 5 anni, che preveda azioni di prevenzione, comunicazione e sensibilizzazione finalizzati a migliorare la coesistenza tra lupo e uomo, prevedendo anche azioni di gestione attiva quando strettamente necessarie (es. per ibridi o individui confidenti) ma senza abbattimenti in deroga.
La coesistenza con i grandi carnivori si garantisce, infatti solo, con una corretta informazione e implementando soluzioni concrete ed efficaci per la prevenzione dei danni. È necessario che Regioni e Province Autonome aumentino gli sforzi in tale direzione, per favorire a convivenza tra le attività umane e specie protette come lupi ed orsi e riconoscere il valore della biodiversità (inclusa la presenza di specie chiave per l’equilibrio degli ecosistemi come orsi e lupi) come base di tutte le attività umane.