Nell’augurare ancora una volta buon lavoro al ministro Cingolani, e tuttavia nell’esprimere dispiacere perché l’appello a mantenere, per il ministero, la denominazione Ambiente ed aggiungervi quella della Biodiversità non sia stato accolto, la Lipu rilancia l’importanza del tema della biodiversità nelle scelte che verranno fatte nei prossimi giorni con il Recovery Plan italiano. “Ad oggi – dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu – il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza non contiene alcun programma dedicato alla conservazione della biodiversità. Un errore molto grave e davvero incomprensibile, che viola le condizioni poste dall’Europa e soprattutto costituisce una mancanza sostanziale: come possiamo immaginare una ripresa verde senza ripristinare gli habitat naturali, riportare in buono stato di salute i fiumi, proteggere le specie minacciate, cambiare passo in tema di agricoltura e mare? Lo stesso presidente Draghi, nel suo discorso al Parlamento, ha evidenziato la centralità del tema e il ministro Cingolani lo ha più volte opportunamente richiamato. “Eppure – prosegue il direttore generale della Lipu – l’errore permane e sembra riproporsi anche nell’istituendo Comitato interministeriale per la Transizione ecologica, nel quale tra le cinque materie previste manca, ancora una volta, la biodiversità. “Per questo la Lipu ha scritto d’urgenza al ministro Cingolani, trasmettendo le proprie proposte per correggere il Piano, intervenendo su restauro degli habitat, rete Natura 2000, specie minacciate, biodiversità marina e valorizzazione del patrimonio naturale. Siamo certi – conclude Selvaggi – che il ministro coglierà il rilievo di questa mancanza e saprà intervenire per porre rimedio. E’ davvero fondamentale che ciò avvenga”.