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Candele usurate: come riconoscerle e quali scegliere per cambiarle
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La striscia

Sono presenti in tutti i motori a benzina ma sono dei componenti tanto piccoli, che molto spesso ci si dimentica della loro manutenzione. Eppure, le candele sono un elemento del motore importantissimo: si tratta di quei dispositivi elettrici in grado di generare la scintilla che avvia la combustione all’interno dei cilindri. Ed è proprio dalle loro condizioni che dipendono le prestazioni del motore, l’economia del carburante e l’efficienza delle emissioni. Si capisce dunque quanto diventi importante prestare attenzione alla loro manutenzione che solitamente, richiede una sostituzione completa nell’intervallo di percorrenza che va dai 10-15 mila ai 40-60 mila km. Si tratta di un dato che dipende molto dall’efficienza del motore e dai materiali impiegati ma il consiglio dei meccanici specializzati è sempre quello di smontarle, controllarle e pulirle ogni 30.000 km circa.

Fonte illustrazione: www.rexbo.it

Candele usurate, i sintomi ai quali prestare attenzione Quando una candela è difettosa o usurata, il motore continua a funzionare ma può succedere che a volte non si accenda al primo tentativo e che l’auto perda potenza in ripresa, provocando inoltre un consumo eccessivo. I sintomi chiari però che ci indicano che una o più candele sono usurate o da controllare quando ci si accorge di problemi di avviamento generali dell’auto, che possono impedire la produzione della scintilla fondamentale in modo corretto: la batteria così si affatica e il motore dà problemi. Può accadere però anche che il minimo dei giri sembri irregolare, che il motore perda colpi o sia molto lento in fase di accelerazione: tutte cause della presenza di troppa aria nel motore, motivo per cui l’auto procede con sobbalzi e strattoni evidenti.

Nuove candele, è arrivato il momento di cambiare: ma quali? Uno dei parametri più importanti a cui prestare attenzione quando si scelgono nuove candele è senz’altro l’incandescenza, ovvero l’efficacia della candela nell’innescare l’accensione e la combustione della miscela aria-carburante nel cilindro del motore. Infatti, se la candela non è in grado di riscaldarsi alla temperatura richiesta, il combustibile non si esaurisce completamente e il periodo di funzionamento ne risulterà significativamente ridotto. Oppure, se la candela si surriscalda troppo, l’accensione non avverrà da una scintilla ma da una temperatura elevata, motivo per cui le valvole del motore potranno bruciarsi.

A quali marche affidarsi allora per garantire al motore sempre ottime prestazioni? Da un meccanico specializzato multimarca il costo del cambio delle candele può variare tra i 100 e i 140 euro, anche se una candela di tipo standard costa in genere meno di 10 euro. Questo ci indica che risparmieremmo molto se optassimo per il “fai da te” ma siamo sicuri di sapere a quali marche rivolgerci? Per poter selezionare le migliori candele di accensione per la vostra auto, potete concentrarvi sulla reputazione del marchio e sulla popolarità. Scegliete marchi come NGK, Bosch, Ridex. Le candele di accensione di questi produttori sono note per la loro alta qualità, affidabilità, durata e sono in grado di assicurare un funzionamento senza problemi del motore della vostra auto.

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