I piccoli di panda rosso escono dal nido intorno ai quattro mesi ma lui, che ne ha appena compiuti due, la sera della vigilia di Ferragosto si è addormentato su un bel cuscino d’erba proprio sotto l’entrata del suo tronco-rifugio, all’interno del reparto. Sorpresa per lo staff che mai si sarebbe aspettato di trovarlo fuori dal nido così presto: raccolto e rimesso al sicuro, è stato Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva di Bussolengo, a predisporre una visita straordinaria per la mattina successiva. Con l’occasione della “fuga”, check-up completo anche per gli altri due piccoli nati dall’altra coppia a pochi giorni di distanza: gli unici tre panda rossi nati in Italia quest’anno, eredi di una specie minacciata di estinzione secondo IUCN, hanno tutti i parametri in regola seppure con alcune differenze di peso. Nuova visita tra due settimane, durante la quale si potrà stabilire il sesso.
“Probabilmente il piccolino ha provato imprudentemente a seguire la sua mamma Tia mentre usciva dal nido, in un atteggiamento davvero molto precoce”, spiega Camillo Sandri. “È possibile che si sia appisolato all’esterno, complice forse anche il gran caldo dei giorni scorsi, con la tranquillità di essere comunque controllato e protetto”. La visita veterinaria è avvenuta sotto gli occhi dei primi visitatori del Parco mentre alle due mamme Tia e Tango, che in questa fase tornano nel nido per allattare i piccoli, pulirli e tenere i giacigli sempre confortevoli, non è sfuggito un solo gesto di quanto stesse accadendo. “Il nostro “esploratore” pesa oltre 850 grammi – prosegue Sandri – ma la sua “vivacità” ha impegnato non poco la keeper nel tentativo di tenerlo sulla bilancia. Ben reattivi anche i due fratelli dell’altra coppia, comprensibilmente più piccolini, in special modo uno dei due che non supera i 500 grammi”. Per questo, sarà fondamentale rivederlo insieme agli altri tra 15 giorni.
“Negli ultimi 20 anni – conclude Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva – abbiamo perso la metà della popolazione selvatica di panda rosso tra le foreste di Bhutan, India, Myanmar, Nepal e Cina. Il principale imputato è la deforestazione ma nel frattempo, dal 1985, il programma europeo di conservazione di questa specie ha perfezionato l’allevamento nei parchi zoologici, con lo scopo di costituire una riserva genetica che in natura va scomparendo”. Negli stessi anni in cui si è consumato il declino in Asia centrale, al Parco Natura Viva sono nati 23 esemplari per un totale di individui che in Europa che in Europa, supera le 400 unità.