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Audi A1, con Euro 7 si cambia: la prossima generazione punta sul motore elettrico
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La striscia

In arrivo cambiamenti in casa Audi, con il modello A1 che sarà molto probabilmente l’ultimo a montare un motore termico. Nel 2026 ci sarà infatti l’ingresso della normativa di Euro 7, che cambierà i piani di molte case automobilistiche, tra cui quella tedesca. 

Audi A1 e il motore elettrico

Il massimo dirigente di Audi, Markus Duesmann, ha spiegato nel dettaglio i motivi per cui la prossima Audi A1 sarà probabilmente elettrica, rivelando che potrebbe essere insostenibile il costo per confermare i propulsori termici, a causa della severità dei nuovi standard che impone la normativa Euro 7. Per questo cambierà così drasticamente la storia dell’Audi A1 che, come scritto nella scheda tecnica di automobile.it, da circa 11 anni punta sull’eleganza e sull’esclusività. I margini di profitto, però, sono sempre più ridotti e i costi dell’elettrificazione dei veicoli per soddisfare i requisiti della nuova normativa son alti, per questo si pensa a dare vita ad una nuova Audi A1 elettrica, dopo il lancio di quest’anno con un notevole successo della e-tron GT della casa automobilistica tedesca. 

Il discorso è comunque da legare anche agli altri modelli della casa automobilistica tedesca, che ha dichiarato ufficialmente che a partire dal 2026 punterà anche all’eco sostenibilità, lanciando sul mercato esclusivamente nuovi modelli elettrici, interrompendo così la produzione dei motori termici entro il 2033. Lavorando in questo modo, Audi vuole puntare a ottenere un bilancio con impatto zero di carbonio entro l’anno 2050.

La normativa Euro 7

Per chi non la conoscesse va innanzitutto sottolineato che la normativa Euro 7 entrerà in vigore nel 2025, nata dalla proposta dell’European Advisory Group on Vehicle Emissions. Da quando entrerà in vigore le auto dovranno rispettare ogni punto di essa anche dopo la prima immatricolazione, che verranno controllati attraverso il sistema diagnostico di bordo degli autoveicoli. Il limite per gli ossidi d’azoto NOx saranno di 30 milligrammi per chilometro, ma si dice che potrebbero essere abbassate addirittura a 10 mg, per garantire che i veicoli siano i più puliti possibile. In più verrà introdotta una parità di trattamento tra motori diesel e quelli a benzina, perciò tutti e due i modelli dovranno sottostare ai limiti concessi da Euro 7. 

Con questa nuova normativa europea si vogliono sviluppare nuovi sistemi di controllo delle emissioni del futuro, sicuramente più severe rispetto agli standard di Euro 6. Ovviamente, con un occhio di riguardo ad inquinamento e sostenibilità, riducendo varie emissioni per fornire benefici alla società e iniziare finalmente una terapia d’urto per l’aria rarefatta delle città. Un primo passo verso la sostenibilità ambientale che nel corso degli anni a venire verrà abbracciato da molti altri produttori di automobili, e che nel prossimo futuro, per evitare gli scenari peggiori, dovrà coinvolgere anche industrie di altri settori inquinanti. 

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