In questi due lunghi anni abbiamo sentito spesso dire che quasi nessuno di noi fosse in grado di esprimere una valutazione sulla gestione perchè eravamo tutti ignoranti, tutti incapaci di esprimere un giudizio logico, perché non “addetti ai lavori”. Adesso che il lasciapassare si è esteso alle università e trova l’opposizione di docenti, quindi non ignoranti fassistihh si è creato un piccolo cortocircuito. Con quale criterio in un’aula universitaria dove sono tutti ragazzi spesso compreso il docente di giovane età, l’accesso sarebbe garantito solo con lasciapassare e in aula parlamentare dove l’età media è di 60 anni (ricordiamo la fascia a maggior rischio), invece l’ingresso sia libero. Con quale faccia si chiede al popolo di rispettare regole assurde e liberticide mentre si cerca in tutti i modi di garantire che nel palazzo queste stesse regole non entrino mai. Con quale moralità si discute di ciò che gli altri dovrebbero fare, tranquilli e sicuri che tanto si tratti di cose che loro non dovranno fare mai. Un’immunità legale già garantita che si accompagna ad un’immunita comportamentale, la supercasta; mentre aziende licenziano, pur senza che esista per legge tra le “giuste cause” per il licenziamento il fattore lasciapassare, mentre fanno i loro giochini di palazzo e la realtà è tutt’altra cosa, come si fa a tollerare oltre una disparità di questo genere? I primi a distaccarsi dal lasciapassare nelle aule di palazzo sono gli stessi che si indignano accusando il popolo di mancanza di buonsenso, gli stessi che danno del criminale a chi non si piega…quanto ancora siamo disposti a sopportare? Chi controlla i controllori?