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Carbon footprint e consumatori: come ridurre l’impronta ambientale
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La striscia

Letteralmente “impronta di carbonio”, la carbon footprint è un parametro che permette di determinare l’impatto ambientale che le attività di origine antropica hanno sul cambiamento climatico e sul surriscaldamento globale. Si tratta, dunque, di un dato che stima le emissioni in atmosfera di gas serra che vengono causate dalla produzione di un prodotto o servizio, oppure di un’intera organizzazione, di un evento o addirittura di un individuo. Tutti, infatti, singolarmente, possono adottare alcune strategie utili a ridurre l’impronta ambientale. Vediamo di approfondire come.

Le caratteristiche della carbon footprint in Italia e perché è importante conoscerla

Conoscere la carbon footprint è molto importante e utile per le pubbliche amministrazioni e gli organismi internazionali, in quanto permette sia di quantificare gli impatti climatici, sia di monitorare l’efficienza ambientale ed energetica delle strutture.

Inoltre, sapendo che l’impronta di carbonio costituisce il 50% di tutta l’impronta ecologica, è bene conoscerne l’entità poiché permette di avere un’idea della domanda esercitata sul pianeta che deriva dall’utilizzo dei combustibili fossili. Per poter valutare la carbon footprint sono stati adottati due standard internazionali, il primo è il GHG Protocol, emesso dal WRI/WBCSD, mentre l’altro è l’ISO 14064-1, emesso dall’ISO. Entrambi prendono in considerazione le emissioni di GHG prodotte sia in modo diretto che indiretto dall’organizzazione di riferimento, ovvero quelle generate nella produzione di energia elettrica e termica.

Il rapporto tra i consumatori e l’eco-sostenibilità

L’impatto ambientale è una tema che accomuna e coinvolge tutti; a partire da piccole e semplici azioni quotidiane, infatti, tipiche dei contesti più comuni casa o ufficio, si può contribuire al benessere del pianeta. Sono tante le accortezze a cui ogni individuo può fare riferimento; ad esempio, se si considera il contesto domestico, risulta importante limitare i consumi, in quanto questi rappresentano uno dei principali fattori di rischio per il pianeta. Si può partire dal considerare alcune formule vantaggiose, come le offerte luce e gas di VIVI energia per citare un’opzione. Queste potrebbero risultare ottimali sia dal punto di vista economico che in materia sostenibile.

A questo si aggiungono poi un uso ridotto della plastica, e una preferenza per gli alimenti dal packaging sostenibile, possibilmente a km 0.

Al di fuori del proprio appartamento, poi, sarebbe ideale limitare anche l’utilizzo dell’auto, prediligendo il trasporto pubblico o il car sharing. In questo modo, nel proprio piccolo, si contribuirà notevolmente alla salvaguardia del Pianeta. Grande peso lo ha, infine, anche la riduzione degli acquisti in termini di vestiario, con una preferenza per i capi sostenibili o vintage, così da contrastare per quanto possibile il famoso fenomeno del fast fashion.

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