Il Festival della Canzone Italiana sta partendo e i suoi sponsor sono pronti per garantirsi la visibilità di quattro serate uniche nel panorama del prime time dell’anno. Ma una nota stonata suona subito e a segnalarla sono le associazioni ambientaliste. ENI, il colosso del petrolio e del gas, sarà infatti sponsor del festival per lanciare la sua nuova compagnia Plenitude. “È inaccettabile – spiega Greenpeace in una nota – che si sfrutti la vetrina di Sanremo per fare greenwashing e promuovere un’immagine di azienda attenta all’ambiente che non corrisponde affatto alla realtà. ENI continua a investire sul gas e sul petrolio, è il principale emettitore italiano di gas serra e una delle aziende più inquinanti del pianeta. Il mondo della musica, della cultura, dello sport e dell’istruzione dovrebbero essere liberi dalla dannosa propaganda dell’industria degli idrocarburi, così come è avvenuto con l’industria del tabacco”.
In realtà, tra gli sponsor del Festival di Sanremo 2022 ci sono anche Suzuki e Costa Crociere, appartenenti a due settori, quello dell’automotive e del trasporto marittimo, che a loro volta contribuiscono fortemente alla crisi climatica per la loro dipendenza dalle fonti fossili. Per fermare questo fenomeno, Greenpeace ha lanciato un’Iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere una legge europea che vieti le pubblicità e le sponsorizzazioni dell’industria dei combustibili fossili. Se la petizione “Stop alla pubblicità delle aziende inquinanti”, sostenuta da più di trenta organizzazioni raggiungerà il traguardo di un milione di firme raccolte, la Commissione Europea sarà obbligata a discutere la proposta di legge.