(Adnkronos) – Non basta una pelle di qualità, conciata senza l’impiego di fonti energetiche fossili e prodotti provenienti dall’industria del petrolio. Da domani quella pelle darà origine ad un progetto di economia circolare, su larghissima scala. Il progetto, denominato ‘Be Future’, è di Italconcia, fra i leader italiani della concia dei pellami di alta gamma, che grazie alla collaborazione con Herambiente Servizi Industriali, la controllata del Gruppo Hera leader in Italia nel trattamento dei rifiuti business, sposta in avanti la frontiera della sostenibilità nel settore conciario, anticipando quanto previsto dalla normativa europea.
Italconcia ha messo a punto un processo di concia che, fra le altre cose, esclude sostanzialmente l’impiego di sostanze a base fossile e di sostanze nocive o dannose per l’uomo e l’ambiente nella lavorazione. Il pellame a marchio Bbl – BioBasedLeather, realizzato presso gli stabilimenti Italconcia di Castelfranco di Sotto (Pi), viene utilizzato da alcuni fra i più importanti produttori mondiali di calzature e pellettieri di lusso. Grazie all’accordo con Herambiente, tutti gli scarti industriali di pelle Bbl saranno raccolti e avviati a recupero per la produzione di fertilizzante di alta qualità.
Questo non solo nello stabilimento toscano di Italconcia a Castelfranco di Sotto, ma anche presso tutti i clienti Italconcia presenti in Italia. Sarà Herambiente a ingegnerizzare la raccolta differenziata della pelle Bbl – BioBasedLeather negli stabilimenti di Italconcia e dei suoi clienti, a curarne il trasporto presso le proprie piattaforme di Castelfranco di Sotto e Torbelvicino (VI), a effettuare i controlli merceologici e a conferire gli scarti presso produttori di fertilizzante selezionati.