(Adnkronos) – “Correvano gli anni Ottanta del secolo scorso. Appena imbarcato sull’aereo che da Mosca lo riportava a Roma, all’indomani della sua visita a Gorbaciov, come prima cosa Ciriaco De Mita pensò bene di informarsi su quello che stava capitando nel suo partito e nel suo collegio elettorale. Un vezzo da prima repubblica, si dirà. E invece quell’attenzione al suo territorio era un tributo ad alcune regole eterne della vita politica. Di ritorno dagli Stati Uniti il presidente Draghi dovrebbe forse dedicare la stessa attenzione al cortile di casa”. Lo scrive Marco Follini nel consueto ‘Punto di Vista’, che sarà pubblicato integralmente domani sull’agenzia e sul sito dell’Adnkronos.