“Le argomentazioni della scuola mi convincono perchè i nostri istituti hanno costi di gestione altissimi. Mi convince inoltre il fatto che quella dei colloqui online può essere una modalità in grado di conciliare i tempi famiglia-lavoro. Deve rimanere tuttavia una possibilità che, seppure prevalente, possa garantire flessibilità. Così come se un genitore vuole incontrare fisicamente un insegnante deve poterlo fare”. Così l’Assessore Regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari opportunità del Veneto Elena Donazzan commenta a Italiaambiente la notizia emersa qualche giorno fa relativa ad un istituto comprensivo di Verona che ha concesso alle famiglie di tenere i colloqui con i docenti esclusivamente online. La misura tuttora in vigore coinvolge circa 700 alunni di quattro scuole primarie e una secondaria. Con una circolare pubblica, la dirigente dell’IC 16 Valpantena aveva motivato la scelta con la necessità di risparmiare energia dovuta alla crisi. A nulla sono valse le richieste da parte di alcuni genitori di poter incontrare le insegnanti in presenza, anche per approfondire con più attenzione i casi più delicati. Le famiglie si sono trovate a gestire call con tempi a disposizione di qualche minuto e ritardi accumulati di oltre due ore. “Questa modalità deve semplificare la vita del genitore e incontrare i tempi dell’insegnante, quindi se ci sono da fare degli aggiustamenti vanno fatti, sempre tenendo conto che si tratta di uno strumento a disposizione che deve garantire flessibilità”, conclude l’Assessore della Regione Veneto.