(Adnkronos) – Grande risalto ha avuto in questi giorni una sentenza della Corte di Giustizia Tributaria della Puglia che ha annullato una pretesa fiscale da oltre 8 milioni di euro. L’Avv. Carlo Mormando e il Dott. Gianluigi Ancona del Centro Studi Vittorio Mormando segnalano “Il nostro Centro Studi ha da sempre effettuato approfondimenti in merito alla mancanza di dialogo tra cittadini e P.A., ciò impedisce di risolvere in maniera bonaria anche gli errori più macroscopici delle Amministrazioni”.
Lecce, 27 Gennaio 2023 – Si fa un gran parlare in questi giorni della sentenza n.2794, depositata il 27 ottobre 2022, della Corte di Giustizia Tributaria di 2° grado della Puglia (Presidente: Giardino, Relatore: Toriello) che ha cancellato una pretesa fiscale da oltre 8 milioni di euro (tra iva e sanzioni), intimata a una contribuente salentina nel 2020 (sentenza visibile su www.partiteivanazionali.it – sez. Documenti). Il motivo? La contribuente, difesa dall’Avv. Matteo Sances, aveva provato a segnalare al concessionario della riscossione che era totalmente estranea a tali richieste ma a nulla è valsa anche la stessa ammissione dell’errore da parte dell’ente creditore, ossia dell’Ufficio delle Entrate di Lecce. Nella sentenza, infatti, si legge “Il ricorso della signora … era certamente fondato, poiché, come correttamente rilevato dai giudici di prime cure, ella era del tutto estranea alle vicende dalle quali scaturiscono gli atti prodromici che per questo non le furono mai notificati, come riconosciuto dalla stessa Agenzia delle Entrate…”.
Sul punto interviene l’Avv. Carlo Mormando, del Centro Studi Vittorio Mormando, per segnalare che “La sentenza è passata in giudicato in questi giorni e dunque riteniamo finalmente opportuno commentare la vicenda. Da tempo insieme al Collega Matteo Sances e al Dott. Ancona abbiamo avviato una serie di studi per promuovere il dialogo tra le istituzioni e i cittadini focalizzandoci soprattutto in ambito sportivo ma anche in quello fiscale dove riteniamo ci sia ancora tanto da fare. Ricordo che solo qualche mese fa segnalammo un caso simile che avevamo affrontato su Bari insieme all’Avv. Sances e che aveva portato a far annullare una cartella “pazza” da oltre 13 milioni di euro” (si veda articolo di Affaritaliani). Continua l’Avv. Mormando “È importante evitare che casi del genere non capitino più. Riteniamo opportuna una riforma seria dell’autorità del Garante del Contribuente, in modo da evitare l‘insorgere di cause assurde come questa. Dialogo che si rende importante in tutti i settori, vien da pensare al ruolo chiave che potrebbe svolgere, se effettivamente perseguito, in ambito sportivo, viste le evidenti criticità cui andranno incontro, soprattutto, ASD ed SSD alla luce della recente riforma in materia di lavoro sportivo, riforma ancora caratterizzata da incertezza temporale e contenutistica. Per tale motivo abbiamo deciso di fornire gli elaborati del nostro centro studi ad associazioni di imprese come Partite Iva Nazionali (PIN) per supportare le loro iniziative parlamentari volte a sensibilizzare le istituzioni su questi temi”. Comunicato stampa a cura del Centro Studi Vittorio Mormando Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl —immediapress/economia-finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)