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Israele pronto a nuova tregua a Gaza per liberare altri ostaggi: la proposta ad Hamas
I

La striscia

(Adnkronos) –
Israele avrebbe presentato ad Hamas una nuova proposta di tregua a Gaza che prevede una pausa di una settimana nei combattimenti in cambio del rilascio di 40 ostaggi. Ad affermarlo Barak Ravid, analista politico e di politica estera della Cnn. L'accordo è stato presentato ad Hamas attraverso i mediatori del Qatar, ha detto Ravid.  Intanto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha incontrato a Doha, in Qatar, il leader di Hamas Ismail Haniyeh per discutere della situazione a Gaza e in Cisgiordania. Haniyeh ha detto che Hamas è pronto per un cessate il fuoco duraturo ma i negoziati non sono possibili a causa degli attacchi israeliani in corso a Gaza, secondo quanto riferito da Nasser Kanaani, portavoce del ministero degli Esteri iraniano. Il portavoce ha aggiunto che “l’Iran è d’accordo con il governo del Qatar riguardo la necessità di fermare immediatamente la guerra di Israele contro il popolo di Gaza, e sono stati compiuti buoni sforzi congiunti a questo riguardo”. Si prevede inoltre che Amirabdollahian incontrerà i funzionari del Qatar, incluso il suo omologo, per discutere degli ultimi sviluppi a Gaza. Mohammed Deif, il leader delle Brigate al-Qassam di Hamas, a cui Israele dà la caccia da anni, è ancora vivo, secondo i filmati ottenuti dall'Idf. In uno dei video, sequestrato durante le operazioni di raccolta di informazioni all'interno della Striscia di Gaza, si vede Deif camminare con le proprie gambe, anche se zoppicando leggermente. Da questi filmati sembra che le condizioni di Deif siano significativamente migliori di quanto Israele avesse creduto dopo una lunga serie di attacchi, alcuni dei quali lo hanno ferito. Deif è in grado di camminare da solo e non usa una sedia a rotelle. Nel corso di molti anni, Deif è sopravvissuto a un totale di sette tentativi di omicidio. In quattro di questi, anche durante l’operazione Protective Edge nel 2014, è rimasto ferito, in alcuni casi gravemente, e si è ripreso. Negli ultimi anni, Deif ha minacciato Israele, dichiarando che lo Stato pagherà un prezzo pesante per gli eventi sul Monte del Tempio e nel quartiere di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme est. La settimana scorsa, l’Idf ha lanciato volantini a Gaza offrendo ricompense superiori a 100.000 dollari a chiunque avesse fornito informazioni attendibili su dove si trovassero alti funzionari di Hamas, incluso Mohammed Deif. I volantini affermavano che l'Idf avrebbe pagato 400.000 dollari per informazioni che portassero alla posizione di Yahya Sinwar e 300.000 dollari per aiutare a localizzare suo fratello Mahmoud. Ieri il presidente israeliano Isaac Herzog, parlando a un gruppo di ambasciatori di 80 Paesi, aveva affermato che Israele è pronto a una nuova pausa nei combattimenti in cambio del rilascio di più ostaggi. "Posso ribadire il fatto che Israele è pronto a un'altra pausa umanitaria e ad altri aiuti umanitari per permettere il rilascio degli ostaggi", ha detto il presidente israeliano agli ambasciatori, sottolineando che "la responsabilità è solo nelle mani di Sinwar e la leadership di Hamas". "Si può facilmente triplicare la quantità di camion se ci fosse uno sforzo da parte dell'Onu e dei suoi partner, il mondo deve sapere che avremmo potuto avere decine di migliaia di tonnellate di aiuti in più a Gaza", ha detto ancora Herzog. Herzog ha anche messo l'enfasi sugli sforzi umanitari di Israele, esortando le organizzazioni internazionali a fare di più per la consegna degli aiuti a Gaza. "La quantità di aiuti umanitari può essere triplicata istantaneamente", ha detto, sostenendo che gli israeliani hanno ispezionato centinaia di camion al giorno al valico di Nitzana, ma l'Onu e gli altri gruppi non hanno mantenuto il ritmo degli invii, portando all'ingresso solo di 100-125 camion al giorno. Tuttavia il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dal canto suo ha fatto sapere che l'operazione di terra si estenderà ad altre aree della Striscia. Durante una visita al confine di Gaza, Gallant ha detto: "Khan Younis è diventata la nuova capitale del terrore". Non smetteremo di agire lì finché non avremo raggiunto gli alti funzionari di Hamas", ha riferito il Times of Israel, citando fonti del ministero. Confermato anche il dispiegamento aggiuntivo di truppe nelle vicinanze di Khan Younis. "Nel sud di Gaza, nell'area di Khan Yunis, stiamo espandendo le nostre operazioni. Abbiamo aggiunto un'intera brigata e ulteriori forze di ingegneria da combattimento per le operazioni nell'area, per migliorare le nostre operazioni", ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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